Dimensionamento scolastico, Provincia: “Massima attenzione per Motta San Giovanni”

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In riferimento al comunicato stampa diffuso dal “Comitato genitori alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo Statale Motta San Giovanni” e relativo alla proposta sul piano di dimensionamento scolastico della Provincia di Reggio Calabria, si fa presente che all’Istituto in questione è stato proposto di aggregare alcuni plessi per un totale di 616 alunni (prima della proposta l’Istituto Comprensivo di Motta  aveva 509 alunni).

L’art. 19 della legge 111/2011 prevede che per “garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011-2012, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado siano aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado; gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche”.

Il comma 5 dello stesso articolo prevede che “Alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome”.

Orbene, dal dettato normativo emerge che l’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni conserverebbe l’autonomia anche con 500 alunni in considerazione del fatto che rientra in area geografica caratterizzata da minoranza linguistica.

Il comunicato dei genitori, quindi, appare non fondato, così come appare ancora più grave l’allarmismo che si sta creando nella comunità mottese.

Il criterio che si sta utilizzando nel predisporre il dimensionamento scolastico e’ quello della territorialità, del rispetto delle proposte dei comuni interessati e anche, e soprattutto, quello volto a salvaguardare l’utenza e i posti di lavoro.

Nel caso in questione, l’accorpamento con un Istituto comprensivo limitrofo (Montebello Jonico?) oltre a creare la diminuzione di posti di lavoro (un dirigente, un dsga, personale amministrativo e ausiliario) andrebbe a creare un conflitto tra i due Comuni limitrofi per la sede amministrativa e disagi all’utenza vista la distanza tra le due sedi.

Appare, inoltre, quasi superfluo evidenziare che questa Amministrazione provinciale, per i territori di Motta San Giovanni e Montebello Jonico, nel formulare la proposta di dimensionamento ha recepito quanto proposto dai rispettivi sindaci. Il Vice Presidente della Provincia, Giovanni Verduci, e l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Giovanni Calabrese, esprimono la propria disponibilità ad incontrare i genitori dell’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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