Reggio Calabria, denunciato uomo per maltrattamenti di animali

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Nella serata del 26 marzo le Guardie zoofile dei Rangers d’Italia della Sezione reggina, intervenivano in Via Villini Svizzeri, per la verifica di una condizione di maltrattamento di animali, richiedendo anche l’ausilio di personale della Squadra Volante della Questura di Reggio Calabria.

Infatti, veniva controllato un cane custodito all’interno di un piccolo cortiletto tutt’ora area di cantiere ove insistevano dei lavori edili e dentro il cortile vi era la presenza di cavalletti per ponteggi, calcinacci, mattoni, tavoloni, scale di ferro, ecc. Tutti materiali non adeguati alla sana custodia dell’animale.

Veniva anche accertato che in una bacinella molto vecchia vi era dell’acqua insufficiente rispetto alle ovvie esigenze di vita dell’animale con dentro viti, bulloni e calcinacci.

Il cane era un meticcio di circa un anno, maschio, colore fulvo di taglia piccola ferito alla zampa posteriore destra, lesione pregressa e mai curata.

In ragione di quanto rilevato dal personale operante, che già costituiva segni evidenti di maltrattamento, si faceva intervenire il Veterinario Reperibile di Turno dottor Gurnari, dell’ASP di Reggio Calabria, Servizio Igiene allevamenti e delle protezioni zootecniche.

Il Sanitario effettuava anche un sopralluogo e visitava l’animale, pure egli riscontrava le effettive condizioni di maltrattamento dovute al luogo ove era detenuto il cane, all’incuria con cui gli veniva lasciata a disposizione l’acqua nonché alla lesione che l’animale presentava all’arto posteriore destro.

Emergeva altresì che l’animale non aveva mai fatto alcuna vaccinazione ne tantomeno era stato mai iscritto all’anagrafe canina.

Il personale dei Rangers d’Italia effettuava una lettura elettronica alla ricerca del microchip, che dava esito negativo. Pertanto le guardie zoofile procedevano alla contestazione dell’articolo 19 della legge regionale nr.4 del 3.3.00 poiché il cane non era iscritto all’anagrafe canina.
Il proprietario del cane G.B. classe 51, veniva deferito all’A.G. per il reato di Maltrattamento di animali Art. 544.ter C.P. Legge 20 luglio 2004 n.189.

Il cane era sottoposto a sequestro e veniva affidato in Giudiziale Custodia al Dottor Antonino SANTISI, Medico Veterinario F.I.S.E. in Catona Reggio Calabria.

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