Questo post é stato letto 23230 volte!
La città di Reggio sta pagando sulla propria pelle le pesanti conseguenze di una cattiva amministrazione che dilapidando per anni le risorse pubbliche, assieme allo scioglimento del consiglio comunale per contiguità con la ‘ndrangheta, ha provocato un collasso dell’economia cittadina, con aumenti esponenziali dei tributi, difficoltà serie delle attività imprenditoriali e commerciali, carenza nell’erogazione dei servizi, perdita o incertezza del posto di lavoro da parte di numerose categorie di lavoratori.
I Commissari straordinari sono impegnati fin dal loro insediamento in una difficilissima azione tesa a riportare alla normalità i conti pubblici dissestati e rimuovere le cause che hanno generato l’infiltrazione della ‘ndrangheta nel palazzo comunale.
Tra le innumerevoli ed indifferibili urgenze che devono affrontare vi è la delicata ed essenziale questione dell’erogazione dei servizi alla comunità cittadina e della relativa gestione.
Il modello gestionale dei servizi comunali non è una variabile indipendente rispetto all’obiettivo di avere servizi efficienti.
Il progetto di riorganizzazione dei servizi comunali (la c.d. esternalizzazione) avrebbe dovuto consentire di razionalizzare e rendere più efficiente l’uso delle risorse umane ed economiche a disposizione, ottimizzando, al contempo, l’erogazione dei servizi essenziali alla comunità reggina.
È indubbio che le scelte operate nel corso degli anni avessero trasfigurato lo schema, le convenzioni, le stesse finalità delle società miste. Quel modello aveva garantito nella prima fase un miglioramento dei servizi tramite la loro aziendalizzazione. Molto presto pero i costi furono sensibilmente aumentati in base a scelte discutibili e la stessa efficacia dei servizi cominciò a risentirne. Decisioni improprie hanno appesantito i servizi facendo lievitare i costi e scaricando sui cittadini direttamente con le tariffe e indirettamente con la mancata crescita dei servizi (un esempio per tutti la raccolta differenziata) il peso degli errori. Tant’è che nel quinquennio dal 2007 al 2012, secondo il Dossier Rifiuti presentato da Cittadinanzattiva, nel mentre in Italia le tariffe sono aumentate del 17 per cento ed in Calabria del 22, a Reggio abbiamo dovuto sopportare un aumento del 96 per cento.
Oggi si pone il problema del ridisegno del modello di produzione dei servizi insieme alla necessaria salvaguardia occupazionale. Il problema riguarda le scelte da operare sia sulle società in liquidazione che sulle altre società miste comunali.
L’obiettivo di fondo che l’Ente deve perseguire è quello di assicurare standard di qualità dei servizi erogati alla collettività e mantenere i livelli occupazionali delle unità lavorative in organico. Le soluzioni da adottare dovranno anche impedire la lievitazione dei costi così come avvenuto fino ad oggi.
Riteniamo che il complesso delle attività in oggetto, sulla base delle urgenze di attuazione, delle omogeneità qualitative e delle specificità e complessità di individuazione dei limiti e delle procedure, richiederà un percorso articolato, sia dal punto di vista temporale che dell’assetto organizzativo-imprenditoriale della gestione dei servizi previsti.
È un problema delicato alla soluzione del quale il Partito Democratico reggino, nello spirito di sincera collaborazione con l’impegnativa e difficile azione dei Commissari, intende assicurare il proprio contributo in termini di idee e proposte da mettere prima a confronto con i soggetti interessati e successivamente presentare alla terna dei Commissari straordinari che guida il Comune.
Girolamo Demaria, Coordinatore Provinciale PD
Questo post é stato letto 23230 volte!