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Mattinata odiena a Delianuova (RC), i Carabinieri di Palmi, traevano in arresto PAPALIA Giuseppe classe 1985, residente ad Anzio (RM), ma di fatto domiciliato in Delianuova (RC), celibe, incensurato, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Palmi dott. Fulvio Accurso, poiché ritenuto responsabile (in concorso con Napoli Luigi (deceduto), Napoli Giuliano e Festa Antonino (detenuti per medesima causa) in qualità di basista ed agevolatore della fuga) del reato p. e p. dall’art. 81 cpv, art. 110, 628 comma 3 n1, 575, 576 in relazione all’art. 61 n. 2 c.p.. (rapina ed omicidio aggravati).
L’arresto, compiuto nella decorsa notte si riferisce alla tragica rapina compiuta in data 07.04.2012, vigilia di Pasqua, presso il supermercato “CRAI TROVATUTTO” di proprietà di Strano Giuseppantonio e sito in Delianuova; in quell’occasione, due persone travisate, di cui una armata di pistola (NAPOLI Luigi), facevano irruzione nel predetto esercizio commerciale al fine di farsi consegnare, sotto minaccia dell’arma da fuoco, l’incasso del supermercato; mentre un rapinatore (FESTA Antonino) cercava d’impossessarsi del danaro ivi presente, il proprietario opponeva viva resistenza ai malviventi ingaggiando con gli stessi, ed in particolare con quello armato, una colluttazione, nel corso della quale venivano esplosi diversi colpi all’indirizzo del commerciante che ne veniva mortalmente attinto; nel frattempo giungeva nell’esercizio commerciale il fratello della vittima, Strano Michele, che, nelle concitate fasi immediatamente successive al ferimento di Giuseppantonio esplodeva alcuni colpi di pistola all’indirizzo del rapinatore armato (NAPOLI Luigi); i due rapinatori quindi, con l’ausilio di un terzo complice (NAPOLI Giuliano) che attendeva all’esterno del supermercato a bordo di un’autovettura, poi risultata rubata, si davano alla fuga; poco dopo, sul selciato di una stradina isolata del comune di Delianuova, veniva rinvenuto il cadavere di Napoli Luigi, evidentemente abbandonato dagli altri rapinatori in fuga.
A seguito del gravissimo fatto di sangue, le immediate, vaste ed incessanti attività d’indagine compiute, consentivano d’individuare quali autori dello stesso, oltre al defunto Napoli Luigi, i già citati Napoli Giuliano e Festa Antonino; quest’ultimo veniva rintracciato nella tarda mattinata del giorno 08.04.2012 nelle campagne della frazione di Castellace di Oppido Mamertina (RC) e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto; lo stesso, sottoposto ad interrogatorio dall’A.G., coadiuvata dai militari operanti, ammetteva pienamente le proprie responsabilità. Successivamente, in data 09.04.2012, veniva sottoposto a fermo di delitto anche Napoli Giuliano che nel frattempo si era spontaneamente presentato presso la Casa Circondariale di Palmi (anch’egli, in sede di interrogatorio ammetteva le proprie responsabilità).
A seguito dei due citati fermi, l’attività d’indagine è comunque proseguita al fine di fare chiarezza su alcuni aspetti che sin da subito facevano desumere che all’efferata rapina aveva preso parte almeno un’altra persona, un “conoscitore” d’area o un cosiddetto “basista”; tale ipotesi investigativa veniva prontamente confermata dalle risultanze delle varie attività d’indagine intraprese, sia quelle tecniche d’intercettazione, sia quelle di riscontro sul territorio, di sopralluogo ed informative.
All’esito della predetta attività d’indagine, si raccoglievano gravi indizi di colpevolezza a carico di PAPALIA Giuseppe che con ogni evidenza aveva coadiuvato e coordinato nell’attività illecita gli esecutori materiali, fungendo appunto sia da basista ma anche da vero e proprio “regista” della stessa; inoltre si è accertato come il PAPALIA abbia svolto un ruolo determinante sull’individuazione del luogo d’abbandono dell’auto utilizzata per la rapina (rinvenuta in una stradina di montagna, isolata ed evidentemente nota solo ad un ottimo conoscitore della zona) e per le successive via di fuga utilizzate (anch’esse isolate e di difficile conoscenza ed accesso).
Quindi, alla luce dei numerosi e gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico del PAPALIA Giuseppe, veniva richiesta, da parte del sostituto procuratore dott. Enzo Bucarelli della Procura della Repubblica di Palmi, l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva emessa in data 10.12.2012 dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palmi ed eseguita, nella medesima data, dai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile e da quelli della Stazione Carabinieri di Delianuova. Le indagini continuano per accertare eventuali ulteriori responsabilità.
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