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di Francesco Iriti
Responso non positivo, ma atteso, quello scaturito dalle urne del ballottaggio. I cittadini dell’area grecanica hanno fatto registrare un’affluenza ai seggi minore rispetto al primo turno evidenziando l’andamento generale che si è riscontrato in tutta la provincia di Reggio Calabria.
Tuttavia, mentre nella città di Reggio Calabria si è avuto un calo del quasi 50%, nei vari comuni dell’hinterland le flessioni nella maggior parte dei casi si sono assestate a circa il 20%. Un grande divario si è registrato nel comune di Bova dove la percentuale di votanti è scesa dall’80.97% al 37.16%. Un dato che, comunque, si spiega con il fatto che il 15 e 16 maggio nel piccolo comune c’erano le comunali che hanno portato alla vittoria del sindaco Santo Casile. Stessa situazione a Roghudi (34.26% a fronte del 72.80) dove questo grande numera era da spiegarsi anche con la necessità di raggiungere il quorum per permettere ad Agostino Zavettieri di essere riconfermato come sindaco a capo dell’unica lista presentata.
-15% nel paese pre aspro montano di Bagaladi dove si è registrato il 32.30% a fronte del 47.28. 18 punti percentuali in meno a Bova Marina con solo il 47.55% degli aventi diritti al voto che hanno espresso la propria preferenza. Dato quasi dimezzato a Condofuri dove si è passati dal 61.39 % al 35.23%.
La flessione generale ha retto, in parte, nel comune popoloso di Melito Porto Salvo dove si é registrato il 43.29% a fronte del 65,05%. Stessa situazione a Montebello Jonico, in calo del 20%, da 50.31% a 30.45%. Il responso migliore nei comuni dell’area grecanica si è avuto nel comune di Montebello Jonico dove si è sfiorato il 50% dei votanti. 42.98% a Roccaforte del Greco che nel primo turno aveva visto il 63.23% delle persone che avevano espresso il proprio voto. 31.44%, infine, a San Lorenzo.
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