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“Il tentativo messo in atto dal Partito Democratico di “spogliare” la città di Reggio Calabria dall’importante sede dell’Agenzia dei Beni Confiscati, è stato prontamente bloccato dal Ministro degli Interni Angelino Alfano che ha dimostrato, ancora una volta, come l’impegno dello Stato contro la criminalità organizzata non può prescindere da un presidio di legalità sui territori più critici”.
Lo ha dichiarato in una nota il componente dell’assemblea Nazionale del Nuovo Centrodestra Daniele Romeo.
“Dalle dichiarazioni di Alfano, che ha categoricamente escluso il trasferimento della sede da Reggio Calabria a Roma, si evince chiaramente che il Partito Democratico, attraverso il Vice Ministro Bubbico e l’onorevole Bindi, ha cercato in autonomia, e per l’ennesima volta, di penalizzare il nostro territorio sottraendo non una mera struttura amministrativa ma un vero e proprio simbolo di presenza dello Stato nella nostra Regione.
La lotta alla criminalità organizzata – ha proseguito Daniele Romeo – non può, nemmeno lontanamente, essere soggetta a spending review o, peggio ancora, a desiderata politiche che fanno a pugni con una reale determinazione dello Stato che proprio in questa fase storica sta profondendo importanti sforzi in questo campo, ottenendo risultati rilevanti in ogni angolo dello Stivale.
Colpire le organizzazioni criminali sul fronte dei beni economici è una priorità assoluta che, semmai, dovrà ricevere ulteriori finanziamenti a beneficio delle Forze dell’Ordine e della stessa Agenzia la cui sede a Reggio Calabria fu voluta nel 2010 dal Governo di centrodestra con un obiettivo chiaro: lanciare un segnale dirompente alla criminalità organizzata mostrando invece, alla città di Reggio, la vicinanza dello Stato. Da reggini accogliamo con entusiasmo la netta ed inequivocabile presa di posizione del Ministro Alfano che ha dimostrato la sua vicinanza alla nostra terra comprendendo l’importanza di un presidio dello Stato sul territorio.
Il Nuovo Centrodestra con Giuseppe Scopelliti in testa, si dimostra ancora una volta l’unica forza politica che incarna le istanze reggini spinto dall’amore smisurato verso la città di Reggio. Spiace – ha aggiunto Romeo – dove riscontrare ancora una volta l’inadeguatezza del Partito Democratico reggino, inconsistente a livello nazionale e spettatore (consapevole) di decisioni campanilistiche calate dall’alto a discapito della città di Reggio. E’ ancora più amareggiante dover prendere atto dei continui autogol “segnati” dall’onorevole Rosy Bindi presidente della commissione Antimafia che in questi mesi ha dimostrato assoluta inadeguatezza e incapacità nell’assumere decisioni utili a sconfiggere la criminalità organizzata.
La commissione Antimafia – ha concluso Daniele Romeo – deve essere composta da soggetti competenti e la competenza non può che passare da una conoscenza del territorio e del fenomeno mafioso. Proprio quel territorio che dovrebbe essere tutelato dalla Bindi che, per l’appunto in Calabria, è stata candidata dal PD ed eletta. La politica non può, in nessun caso, prescindere dalle esigenze del territorio di cui è espressione. La volontà del vice Ministro Bubbico e della Presidente Bindi di trasferire la sede a Roma è, con riferimento al lor operato, ancora dimostrativa dell’impreparazione sul fenomeno mafioso che contraddistingue alcuni componenti del Pd che, invece, per il ruolo ricoperti non ammette ignoranza”.
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