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La giovane deputata tropeana Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, ha sollecitato ieri alla Camera i ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente a rispondere alla sua recente interrogazione, firmata da 36 colleghi di gruppo, sul rigassificatore Lng Medgas in progetto a Gioia Tauro (Reggio Calabria).
Nesci, che poi è stata promotrice di unità tra associazioni e forze politiche per la sicurezza e salubrità del territorio, ha lamentato in aula l’indifferenza del governo.
Ha detto la parlamentare: «Non vorremmo pensare che si tratti di una latitanza istituzionale e che, in fondo, dell’estrema periferia dell’Italia non importa più di tanto al governo. La Calabria è già stata ridotta a terra di affari e predatori, che spesso arrivano da fuori, prendono i finanziamenti pubblici e scappano».
Ora che Lng Medgas, la società del rigassificatore di Gioia Tauro, pare attendere l’aiuto finanziario dello Stato, Nesci aggiunge: «Non serviva la sfera di cristallo per capire i giochi, considerato che l’iter amministrativo ha escluso polizze fideiussorie, certificazione antimafia e Valutazione ambientale strategica, a proposito della quale si legga la perizia sui rischi sismici, terribili, pubblicata dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Reggio Calabria».
La deputata Cinque Stelle conclude: «Il governo non dia soldi per il rigassificatore, che non ha da fare con lo sviluppo della Calabria, la quale ha priorità molto, molto diverse. Chi pensa di realizzare affari in Calabria a spese dei cittadini deve sapere che esiste un fronte coeso di associazioni e comitati che collaborano con i parlamentari, vigili e pronti a martellare in ogni momento per difendere l’interesse della comunità».
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intanto in Inghilterra oggi si inaugura la più grande centrale eolica offshore del mondo…e qua in italia ci continuiamo a perdere sempre in polemiche