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Per il presidente di Confcommercio Reggio Calabria Lorenzo Labate, «se, da un lato, la data unica nazionale vale ad evitare disomogeneità tra regioni limitrofe, dall’altro, considerato un ciclo delle stagioni completamente stravolto rispetto al recente passato, appare a nostro avviso eccessivamente anticipata e, come già successo per i saldi invernali, noi operatori del settore ci troveremo di fatto ad iniziare la vendita dei capi di stagione a prezzi di saldo».
«In ogni caso – continua il presidente Labate – i saldi estivi rimangono di grande interesse sia per i commercianti sia per i clienti per i quali potranno rappresentare una vera opportunità, considerato il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Le previsioni nazionali per i saldi estivi 2023 sono in lieve aumento rispetto all’anno scorso ma, ovviamente, ogni territorio fa storia a sé considerando quanto differente sia tra una città e l’altra, anzi, tra una località e l’altra, per le caratteristiche peculiari di ciascuna area, l’incidenza del turismo nazionale ed internazionale».
Quest’anno i saldi estivi saranno il primo banco di prova per un’importante novità introdotta dal d. lgs. 26 del 7 marzo 2023, che ha aggiornato il Codice del Consumo. Il direttore di Confcommercio Fabio Giubilo spiega come «dall’1 di luglio, data di entrata in vigore delle modifiche al CdC, negli annunci di riduzione di prezzi, sconti, vendite promozionali, black friday, saldi, vendite di liquidazione, tanto online quanto offline nei punti vendita fisici e negli outlet, sarà obbligatorio indicare il prezzo precedente, cioè il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti lo sconto. Nel caso di progressività degli sconti e cioè quando questi divengono via via più alti, come accade durante i saldi, il prezzo precedente, che va sempre evidenziato, è quello riferito ai 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi».
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