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Vincenzo D’Africa Candidato al consiglio regionale della Calabria M5S, nonché volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Reggio Calabria. “Allerta Meteo, volontariato di protezione civile, risorsa indispensabile per la Calabria”.
Il volontariato è una “struttura operativa” del servizio regionale della protezione civile, con funzioni di supporto alle azioni di protezione civile adottate dalle istituzioni, sia nell’ambito delle attività di previsione e prevenzione del rischio e nelle attività di soccorso, che della fattiva ed indispensabile attività di collaborazione alla sensibilizzazione civile nei confronti della collettività alle problematiche di protezione civile.
Il volontariato di protezione civile oggi si pone come espressione di una moderna coscienza civile e come testimonianza del dovere di solidarietà sociale.
Sotto la spinta delle gravi emergenze verificatesi in numerose regioni italiane, il volontariato è andato caratterizzandosi come fenomeno di vasta portata, distinguendosi sempre più sotto il profilo numerico ed organizzativo.
Nelle svariate emergenze in cui si è trovato ad operare il volontariato ha dimostrato di essere in grado di fornire un servizio organizzato tale da garantire capillarità, efficacia e tempestività d’intervento, integrandosi con le forze istituzionali presenti sul territorio e valorizzando nel contempo l’apporto della cittadinanza negli interventi di protezione civile .
Tuttavia l’importanza del volontariato non è legato solo agli interventi di soccorso in emergenza, ma anche all’attenzione costante nei confronti delle situazioni di rischio che potrebbero minacciare l’uomo e l’ambiente in cui vive, con ciò interpretando modernamente quel “diritto alla protezione civile” che si va affermando nella società moderna come il diritto di ciascuno all’incolumità ed alla salute della persona e dell’ambiente che lo circonda.
Come si conviene ad una società pluralista e partecipativa, lo Stato ha ritenuto doveroso incoraggiare e sostenere la cultura e lo sviluppo del volontariato.
Prosegue Vincenzo D’Africa,con la Legge istitutiva del Servizio nazionale di protezione civile anche le organizzazioni di volontariato sono entrate a far parte del sistema pubblico alla stregua delle componenti istituzionali come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forse di Polizia, il Corpo Forestale dello Stato, ecc (L. 24 febbraio 1992, n. 225).
Il riconoscimento del ruolo svolto dal volontariato di protezione civile è comprovato anche dai regolamenti che lo Stato ha emanato per disciplinare la partecipazione delle organizzazioni di volontariato in tutte quelle azioni in cui si esplica l’attività di protezione civile: pianificazione, previsione, prevenzione, soccorso, addestramento e simulazione di emergenza, attività di ricerca, recupero e salvataggio in acqua e formazione teorico-pratica (D.P.R. 21 settembre 1994, n. 613 e D.P.R. 8 febbraio 2001, n. 194).
Per quanto concerne le forme di partecipazione alle attività di protezione civile, i volontari, possono essere impiegati in caso di emergenza o per situazioni di preallarme sul territorio regionale, nonché per le esercitazioni settoriali o globali organizzate al fine di migliorare il grado di operatività e di alta specializzazione dei volontari stessi e di tutta la struttura di appartenenza.
Nell’ambito della cooperazione e della solidarietà internazionale, la Regione, per il tramite della Protezione civile, è autorizzata ad intervenire a favore delle popolazioni colpite da gravi eventi calamitosi, conflitti armati, epidemie, situazioni di denutrizione e gravi carenza igienico-sanitarie anche con l’organizzazione diretta di aiuti per soccorsi rivolti alle popolazioni colpite, ai profughi e ai rifugiati.
Per quanto concerne i Gruppi comunali di volontari di protezione civile, la legge regionale riconosce al Comune, ente base di protezione civile, la funzione di organizzare e coordinare gli apporti del volontariato, dando luogo ad una struttura che risulta più strettamente collegata all’Ente locale, venendo di fatto inserita nei servizi comunali di protezione civile.
I Gruppi comunali di volontari di protezione civile della Regione sono formati da cittadini che prestano la loro opera, in attività di previsione, prevenzione e soccorso in caso di calamità che interessano il relativo territorio, nonché il ripristino a seguito dell’emergenza.
Continua D’Africa, bisogna promuovere la costituzione dei Gruppi comunali, in tutti i Comuni della Regione in quanto il Comune è l’Ente che più di ogni altro è vicino ai cittadini e può più facilmente comprendere i bisogni ed interpretare le aspettative della popolazione locale.
Programmare la formazione, l’addestramento e l’aggiornamento costante, al fine di ottimizzare l’apporto che l’aggregazione delle risorse umane, sia essa sotto forma di Associazioni di volontariato che di Gruppi comunali di volontari, può dare al sistema integrato di protezione civile sul territorio nella formazione di una cultura di protezione civile.
Nell’ambito dell’organizzazione delle risorse, afferma D’Africa “le associazioni necessitano di mezzi adeguati, attrezzature efficienti, strumenti di comunicazione efficaci, per questo e necessario provvedere a finanziamenti annuali per fronteggiare le spese di funzionamento delle squadre comunali volontarie”.
Afferma ancora D’Africa, la dotazione di mezzi e strumenti operativi deve essere una priorità.
La salvaguardia del territorio e dell’incolumità pubblica, infatti, hanno una rilevanza primaria nello sviluppo del sistema protezione civile.
Afferma ancora D’Africa, la dotazione di mezzi e strumenti operativi deve essere una priorità
Bisogna provvedere alla dotazione base minima di attrezzature per l’autonomia e la mobilità delle squadre di volontari di protezione civile ed al potenziamento delle strutture ricettive dei Gruppi comunali e delle Associazioni di volontariato, mediante il recupero o l’ampliamento degli edifici. Tra le attrezzature non va dimenticata la fornitura di kit di protezione individuale per gli operatori di protezione civile per garantire l’operatività in sicurezza e la riconoscibilità nello svolgimento delle attività di protezione civile, nonché per rafforzare il senso di appartenenza.
Finanziare progetti formativi che si basano sulla pianificazione di attività di addestramento ed esercitazioni, su una maggior informazione, anche tramite la diffusione di pubblicazioni divulgative, sui temi della protezione civile rivolta sia alla specializzazione degli “addetti ai lavori”, sia alla sempre maggior sensibilizzazione delle popolazioni alle problematiche dell’emergenza e della post emergenza.
Il modello organizzativo del volontariato di protezione civile della Regione Calabria, basato sulla compresenza dei Gruppi comunali e delle Associazioni di volontariato, ha dato buona prova di sé, distinguendosi nelle emergenze e diventando un esempio a livello nazionale.
D’Africa afferma che il Movimento 5 Stelle in Regione punterà sulla valorizzazione del volontariato convinti che sia la strada giusta da percorrere per lo sviluppo di una moderna coscienza di protezione civile.
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