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Decide di non decidere la terna commissariale riguardo l’occupazione del comune municipale di Mortara di Pellaro, la struttura di proprietá del Comune di Reggio Calabria, inaugurata nel 2008 e mai entrata in funzione, che i volontari dell’associazione onlus Dacci una zampa hanno occupato nei giorni scorsi per rispondere all’emergenza randagismo in città.
All’esito del tavolo tecnico convocato in mattinata fra i commissari – Gaetano Chiusolo, Giuseppe Castaldo, Carmelo La Paglia- la dirigente delle Politiche ambientali Carmen Stracuzza, e altri funzionari fra cui il dottore Massimo Gurnari responsabile del servizio veterinario dell’Asp, nessuna decisione al riguardo è stata adottata ma stando a indiscrezioni, la triade commissariale non avrebbe per nulla gradito l’iniziativa dell’associazione, divenuta negli ultimi anni un punto di riferimento per il recupero dei randagi in città, e starebbe valutando l’ipotesi di uno sgombero.
Al contempo però nessuna soluzione sarebbe allo stato al vaglio per affrontare l’emergenza randagi, tanto meno per collocare i cani che in questi giorni i volontari dell’associazione hanno già recuperato, assistito e curato a proprie spese. A Reggio e in provincia non esistono nè canili sanitari, nè rifugi pubblici in cui ricoverare i cani e da quando la struttura di Taurianova ha dovuto sospendere tutte le convenzioni con le amministrazioni pubbliche a causa di un’interdittiva antimafia, in tutta la provincia è emergenza.
Nella peggiore delle ipotesi, i cani rischiano un trasferimento in massa nel canile lager di Sant’Ilario dello Jonio, già finito al centro delle cronache nazionali per le pessime condizioni igienico- sanitarie. “Come attivisti e volontari – fanno sapere da Dacci una zampa- ribadiamo che la nostra non è una sfida alle istituzioni, ma solo la dimostrazione nei fatti di come basti poco per mettere a disposizione della comunitá una struttura che è di proprietá della comunità stessa.
A Reggio esiste un problema randagismo e noi ci stiamo mettendo a disposizione per risolverlo. A nostre spese abbiamo iniziato i lavori di ripristino della struttura, i nostri volontari stanno impegnando tempo ed energie per rimettere il canile in condizione di funzionare.
La nostra attività qui, non si mischia con quella dell’associazione, i nostri cani rimangono nel piccolo rifugio di Cataforio, mentre qui abbiamo iniziato a dare alloggio e cure ai tanti cani vaganti che quotidianamente ci segnalano”. Per adesso, continuano i volontari, ” non possiamo che registrare l’enorme appoggio e solidarietà che ci stanno mostrando Reggio e i reggini.
Dall’ inizio dell’occupazione almeno un centinaio di persone si sono presentate al canile di Mortara con un sacco di mangime per i cuccioli o semplicemente per dare una mano, dimostrando maggiore sensibilità di chi i questi anni si è avvicendato alla guida delle istituzioni e si è disinteressato del problema.”
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