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La settima edizione della Clericus Cup (mondiale di calcio tra i Seminari di Roma) si concluderà sabato prossimo. Già ora possiamo affermare, e con enorme soddisfazione, che il torneo 2013 ha mostrato in modo ancora più evidente come si sia trasformato negli anni da iniziativa “curiosa”, capace di attirare l’attenzione per via di quella definizione di “campionato di calcio vaticano”, in una vera e propria tradizione affermata e rispettata nei seminari, negli istituti pontifici e in tutte le realtà in cui si formano i giovani sacerdoti. Se lo spirito della Clericus è sempre stato quello di consentire a gruppi di ecclesiastici di riscoprire “sulla propria pelle” la gioia del fare sport, così da accettare di farne un giorno uno strumento di pastorale, l’obiettivo consequenziale, più lontano ma non per questo meno importante, è accendere i riflettori sull’importanza dello sport in parrocchia.
Inquadrata così, la Clericus si rivela per ciò che effettivamente è nata: essere uno degli strumenti cui il Csi si affida per vincere la partita di “una società sportiva in ogni parrocchia”, una specie di assist fornito agli oratori. Ed ecco che, per accentuare questo aspetto, all’interno della Clericus 2013, ma guardando alle edizioni future, sta lievitando una bellissima novità. Il Csi ha lanciato una significativa proposta ai seminaristi delle varie squadre: vorremmo che si rendessero disponibili a legarsi alle parrocchie e agli oratori più vicini ai loro istituti, impegnandosi a operarvi con una certa continuità come “missionari dello sport”: andando ad allenare i ragazzi, incontrandoli per aprirli all’esperienza sportiva, accompagnando la nascita e il decollo di nuove società sportive. Sarebbe una cosa vantaggiosa per tutti: per i ragazzi, ovviamente, ma anche per i parroci che, impegnati come sono, fruirebbero di una forma di aiuto e potrebbero allargare il ventaglio delle attività proposte; per gli stessi seminaristi, che potrebbero “farsi le ossa” con una prima esperienza in parrocchia e potrebbero guadagnare punti, forse anche “crediti formativi”, da spendere nel corso degli studi o al loro termine. Il progetto educativo della Clericus Cup è legato anche alla manifestazione promossa dal Csi di Reggio Calabria denominata “Vivi l’Oratorio”. Il percorso educativo- sportivo ha coinvolto nel 2013 oltre tremila giovani e più di cento parrocchie. Il progetto “Vivi l’oratorio”, in questi mesi, ha garantito a giovani percorsi sportivi e formativi indispensabili per la creazioni di nuovi luoghi educativi nelle Diocesi di Reggio – Bova e Oppido – Palmi.
Il consigliere nazionale Csi Paolo Cicciù è intervenuto per riaffermare ancora una volta la mission del Csi all’interno delle Parrocchie della Provincia < La nostra esperienza ci insegna che nella vita l’essere cresciuto in Oratorio è un vero e proprio marchio di fabbrica. Dobbiamo puntare sulle nuove generazioni assumendoci le nostre responsabilità di educatori nella Fede e nella quotidianità. L’intenzionalità educativa nello sport si esprime nel capire che cosa chiede il ragazzo allo sport, nel mettersi con lui in un atteggiamento di autentica comprensione, di disponibilità a condividerne le attese, i desideri, le angosce, gli entusiasmi. Lo sport ha in sé un potenziale educativo enorme: insegna ai giovani in prima istanza valori sociali importanti eppure vacillanti, come la fiducia nel futuro, l’assunzione di responsabilità, il rispetto della legalità, l’accoglienza del “diverso”, la cooperazione, il vivere insieme secondo le regole della democrazia, il fairplay.
Il progetto educativo del Csi ha a cuore la crescita e il destino dei ragazzi. In quest’ottica, si colloca, il Campionato polisportivo Oratorio Cup, una vera Champions delle Parrocchie. La prima settima di Giugno si concluderà la settima edizione del Campionato tra Parrocchie più partecipato in Calabria. Centro parrocchie protagoniste, tremila giovani tra i 12 e i 30 anni coinvolti, oltre mille gare giocate, quattro itinerari formativi. Sono questi i numeri dell’attività Csi negli Oratori della Provincia di Reggio Calabria. Un progetto vincente e significativo che punta a riaffermare i valori della legalità, della condivisione e del rispetto dell’altro>
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