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Con grande soddisfazione constatiamo che le mistificazioni e le menzogne ambientaliste da noi denunciate lo scorso 20 Agosto, sono state tutte puntualmente smentite da fonti ufficiali e con dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni .
Ci riferiamo alla risposta fornita nel corso del Question Time di ieri 5 settembre, alla Camera dei Deputati, dal Ministro dell’Ambiente Clini, all’On.le Nucara Segretario Nazionale del Partito Repubblicano, nonché illustre figlio di una Calabria che quando vuole, sa battere i pugni sul tavolo per far valere le proprie ragioni.
Il Ministro, con grande gioia non solo dell’On.le Nucara, ma dei calabresi tutti, ha pubblicamente e clamorosamente sconfessato il rapporto di Goletta Verde definendo “NON SCIENTIFICI” i risultati che hanno assegnato numerose bandiere nere ai circa 800 km. di coste calabresi che, a giudizio di Goletta Verde e quindi di Legambiente, sarebbe altamente inquinato.
Tali dati contrastano nettamente con quelli forniti dall’ARPACAL che a seguito di un indagine eseguita, questa si, a norma di legge, aveva rilevato circa 84 campioni su gli oltre 33.000 prelevati, con inquinamento oltre i limiti di legge . Come avrebbe detto il grande Totò : “una quisquiglia” .
Ma la “pinzillacchera” ambientalista, sempre utilizzando il linguaggio del grande e compianto comico napoletano, questa volta non ha fatto ridere nessuno, ma ha bensì causato enorme danno all’immagine ed all’economia calabrese che ha visto ulteriormente ridotta la presenza dei turisti che, in considerazione degli allarmanti, quanto fasulli, dati di Goletta Verde hanno evidentemente e prudentemente mantenuto le distanze da un mare indicato così inquinato.
Tuttavia, preme segnalare all’On.le Nucara, che solo il 23 luglio scorso, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Calabria, gli iscritti al suo partito manifestavano spalla a spalla con gli stessi ambientalisti che oggi, con grande veemenza e ragione attacca, per l’assurda quanto infondata notizia sull’inquinamento del nostro mare, mentre evidentemente avalla e condivide, la catastrofica, ed anch’essa fasulla, teoria che i medesimi ambientalisti hanno artatamente confezionato per sostenere il NO al progetto della Centrale di Saline Joniche.
Il Sig. Stefano Ciafani, ma soprattutto il Sig. Nuccio Barillà, sono rispettivamente, Vice Presidente Nazionale e membro del Direttivo Nazionale di Legambiente e lo scorso 24 Luglio con grande enfasi, nel disastrato porto di Saline, davanti alla Goletta Verde, assegnavano la bandiera nera ai “Pirati della SEI” minacciando di assegnarla, con inquietante messaggio, anche al sindaco Guarna, e nel frattempo decretavano inquinato il mare di Calabria .
Orbene, delle due, l’una : o i dati di Goletta Verde/Legambiente sono attendibili e quindi il mare di Calabria è veramente inquinato e gli studi dell’ARPACAL e del Ministero non lo sono o, come noi sosteniamo, ci troviamo di fronte all’ennesima mistificazione che in questo caso, laddove venissero confermati i dati ministeriali e regionali, è ulteriormente aggravata dal fatto che le attività di Legambiente e di Goletta Verde, che possiamo definire non scientifiche ma diportistiche, vengono finanziate in gran parte con fondi pubblici. Quindi con i soldi dei contribuenti, anche quelli calabresi, vengono finanziate alcune associazioni che invece di spenderli bene e con corretta informazione, creano danni irreparabili come quelli relativi alla infondata notizia sull’inquinamento del mare calabrese.
Pertanto invitiamo, non solo l’On.le Nucara ma anche il Presidente Scopelliti ed il resto dei politici regionali, ad una sana riflessione sugli ultimi fatti e sulle ultime notizie che abbiamo appreso dalla stampa non solo nazionale ma anche da quella europea :
Legambiente sostiene che il mare di Calabria è inquinato e la politica rosso-verde italiana insieme agli stessi ed altri ambientalisti, afferma che la Centrale di Saline produrrebbe catastrofi ambientali inimmaginabili . Il Ministro dell’Ambiente ed il massimo organo regionale di controllo dell’Ambiente, ARPACAL, asseriscono l’esatto contrario.
In Germania, è appena entrata in esercizio la più grande Centrale a Carbone del mondo con i suoi 2.200 MWe, approvata dal governo tedesco ed avallata, anzi osannata, dalla coalizione di governo rosso-verde del Nord Reno – Westfalia, mentre in Calabria una centrale da 1.320 MWe con una tecnologia ancora più avanzata è ostacolata a gran voce, ma senza il supporto di dati scientificamente validi, dagli ambientalisti nostrani finanziati oltre che con fondi pubblici anche, tra gli altri, dall’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) e da gran parte dei politici locali e regionali.
Da ultimo, due uomini di vertice di Legambiente hanno contribuito in maniera significativa all’ottenimento del Decreto di Valutazione d’Impatto Ambientale per il Progetto SEI.
Riteniamo che chi ci governa, abbia il dovere di approfondire questi aspetti piuttosto inquietanti e finalmente fare luce nella buia foresta delle menzogne e delle mistificazioni che tanto male stanno causando alla già stremata economia della nostra regione.
Infine, un piccolo appello ai “carbonari” come vengono definiti i sostenitori del SI alla Centrale da parte del fronte del NO : uscite allo scoperto e non nascondete le vostre idee, abbiate il coraggio di assumere una posizione chiara e trasparente perché un opinione diversa, ma suffragata da dati scientificamente validi, è sicuramente più utile allo sviluppo della nostra comunità, rispetto alle notizie infondate che ogni giorno siamo costretti a subire, diffuse da chi non ha evidentemente a cuore il benessere comune perché troppo impegnato a costruire la sua carriera politica e sociale sulle spalle ed a danno delle reali necessità del territorio.
Co.Re.Svi.T.
Il Presidente
Avv. Giancarlo LIBERATI
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