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Il parere V.I.A. espresso dal Ministero dell’Ambiente era già noto ed erano già state ampiamente messe in evidenza, dallo stesso, le bugie del progetto che la SEI-Repower aveva propinato in questi anni al territorio. Nessuna novità quindi.
Nulla che possa far cambiare idea sullo scellerato progetto di costruire una centrale a carbone a Saline Joniche. La V.I.A. è solo uno dei numerosi steps che occorre fare prima di ottenere l’approvazione definitiva alla realizzazione della centrale dei veleni. L’esultanza della SEI-Repower è solo l’ennesimo, inutile, tentativo di gettare fumo negli occhi.
Il fatto che l’acquisizione delle autorizzazioni per il progetto sia uscito dal pantano dopo anni fa capire quanti dubbi, perplessità e imbarazzi abbia creato all’interno dei ministeri.
E’ stata proprio la V.I.A. ad inchiodare la centrale alimentata col combustibile fossile più inquinante al mondo, smascherando le bugie sui posti di lavoro millantati e sul fatto che non porterà alcun beneficio al territorio.
Gli stessi dirigenti della SEI-Repower hanno ammesso che le millantate migliorie tecnologiche non verranno adottate. La centrale a carbone di Saline Joniche sarà inquinante e pericolosa come tutte le altre centrali del mondo.
Numerosissime sono state le dimostrazioni di solidarietà giunte da parte delle associazioni e degli abitanti di quei territori che vivono il dramma dell’avere il carbone-assassino nella loro vita ogni giorno.
Solo chi vive questa situazione quotidianamente può capire cosa vuol dire morire di carbone e vedere la propria terra spegnersi ogni giorno.
La SEI non ha nulla da festeggiare perché la strada è ancora molto lunga. Sicuramente ci sarà chi, attirato dall’odore dei soldi sporchi del carbone, passerà dalla parte del velenoso combustibile e dei suoi sodali.
Ci sarà una scrematura tra coloro che realmente amano la loro terra e combattono per essa e coloro che, nascondendosi nell’ombra dell’ambiguità, aspettavano solo il momento giusto per vendersi.
La parola passa agli abitanti dell’Area Grecanica e ai suoi amministratori, alcuni dei quali colpevolmente ignavi. Ora tocca a tutti noi mostrare qual è la nostra idea di futuro. Non siamo in vendita e continueremo a difendere il nostro territorio.
L’Area Grecanica non è terra di conquista per nessuno! I suoi abitanti non permetteranno che venga ancora una volta violentata dagli speculatori con l’aiuto di chi fa del “denaro a tutti i costi” la sua unica ragione di vita.
Il Coordinamento Associazioni Area Grecanica, insieme alla popolazione è ancora più compatto e determinato nell’impedire la realizzazione dello scempio del carbone. La decisione della V.I.A. non ci farà indietreggiare di un passo, anzi ha prodotto l’effetto contrario, ha fatto crescere in tutti la consapevolezza che l’incubo del carbone non è più solo un’idea ipotetica, ma ha una concretezza che pesa come un macigno su tutti noi.
Il Coordinamento delle Associazioni e la Calabria tutta si aspettano una reazione ferma e decisa sul NO da parte del Presidente G. Scopelliti coerentemente con quelle che sono state da sempre le posizioni espresse, in numerose occasioni e con atti ufficiali, dal suo governo. La Regione può fermare lo scempio e i calabresi pretendono che lo faccia!
Ognuno di noi ha la responsabilità di difendere la propria terra, ognuno di noi deve dire in modo chiaro e convinto il proprio NO al carbone. E’ finito il tempo degli indugi, perché le decisioni che verranno prese incideranno sulla vita di tutti noi. E’ giunto il momento di prendersi la responsabilità del proprio futuro. Non si può più delegare ad altri, dobbiamo essere noi gli artefici del nostro futuro, per questo dobbiamo fare sentire sempre di più la nostra voce e gridare forte e chiaro NO AL CARBONE!
Coordinamento Associazioni Area Grecanica
www.nocarbonesaline.it
info@nocarbonesaline.it
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