Convegno Socialisti a Melito Porto Salvo, Perpiglia (Area Grecanica PSI) ha le idee chiare

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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)

“E’ pia illusione pensare di risolvere individualmente i problemi dell’area grecanica senza il coinvolgimento di tutte le forze politiche e istituzionali”. Ha le idee chiare Antonio Perpiglia, nuovo segretario del comitato di zona “Area Grecanica” del PSI, Partito Socialista Italiano durante il suo intervento subito dopo la carica ricevuta.

Perpiglia ripercorre molti aspetti del convegno socialista svoltosi nelle scorse settimane a Melito Porto Salvo dove si sono riuniti gli iscritti al Partito. Nel corso di quella riunione erano stati affrontati i temi che riguardano lo sviluppo economico dell’area e la necessità di stimolare gli enti locali per la creazione di nuove prospettive occupazionali per i giovani.

In tale occasione i presenti avevano “discusso delle linee guida da seguire per cercare finalmente di dare una mossa importante coinvolgendo le forze dell’area alla ricerca di un futuro roseo”.

Chiaro il riferimento al bisogno “di un’unità di intenti tra le parti uscendo finalmente dalla logica di puro partito dove molte volte si guarda soltanto all’interessa dei singoli e non al bene del territorio”. Perpiglia fa una disamina dell’attuale situazione dell’area grecanica soprattutto a livello politico “che, alla luce delle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri in alcuni comuni, necessita di una riflessione generale per evitare che l’area grecanica cada nell’anonimato.

La questione di Bagaladi e Bova Marina ci restituiscono una situazione non idilliaca per l’intero territorio che deve rilanciarsi”.

Il nuovo segretario del PSI del comitato di zona “area grecanica” dichiara che “ognuno, a seconda del proprio ruolo, dovrebbe attivarsi e promuovere iniziative con la finalità di fare uscire questi territori dalla profonda crisi che li sta attanagliando. Infatti, sono stati cancellati da questi territori presidi sanitari, assistenza agli anziani e servizi sociali, gli asili, la scuola dell’obbligo, lo spopolamento e il conseguente abbandono delle zone”.

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Author: Cristina

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