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Nelle giornate del 7 e dell’8 marzo, le località di Archi e Pellaro sono stati gli obiettivi del controllo capillare della Polizia di Stato, nell’ambito del “Focus ‘ndrangheta”.
Oltre 200 gli operatori dalla Polizia di Stato impegnati in numerosi controlli e perquisizioni nei confronti di pregiudicati notoriamente inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta, mediante pattuglie dedicate che sono state affiancate agli ordinari dispositivi già previsti per l’attuazione del Piano Coordinato di Controllo del Territorio.
L’ennesimo blitz messo in atto dalla Polizia di Stato, al pari dei precedenti, si colloca in una più ampia e mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, volto a contrastare la recrudescenza degli episodi criminosi, culminata con i noti fatti di sangue dei giorni scorsi.
I servizi dispiegati dalla Polizia di Stato, al fine di contrastare con efficacia le dinamiche criminali di specifici contesti territoriali, nelle sue due componenti di soggetti criminali nonché di attività criminose, hanno visto la cooperazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria meridionale” di Siderno, delle unità cinofile della Polizia di Stato e degli equipaggi del V Reparto Volo, nonché con l’ausilio del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
In particolare, sono stati eseguiti 3 arresti, sono state controllate 312 persone, 189 veicoli ed effettuati 37 posti di blocco. Sono state, altresì, eseguite 4 perquisizioni personali ed elevati 3 verbali per infrazioni al Codice della Strada.
Il dispositivo di sicurezza messo in campo dal Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, proseguirà nei prossimi giorni, in altre località di Reggio Calabria ad alta densità mafiosa.
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