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Dopo “Come in equilibrio sul filo” della psicoterapeuta Felletti continua l’impegno culturale dell’UTE-TEL-B (Università per la Terza Età e per il Tempo Libero della Bovesìa -Area Ellenofona della Calabria). “Distruggi questa gabbia” di Antonio Mauro, un bovese non nuovo ad analisi di costume, si ritorna al ’68 con un racconto in diretta di vicende che rientrano nel vissuto dell’autore: si riapre la gabbia dei ricordi nel tentativo di ricomporre gli eventi passati conferendogli un senso logico. Ad introdurre e condurre i lavori in perfetta sinergia il presidente dell’UTE-TEL-B, prof. Elio Cotronei e la prof.ssa Antonella Genova.
La relazione è stata curata dal sociologo Pasquale Ambrosino, un valido collaboratore di don Mazzi. L’autore fu a contatto con i maggiori esponenti del movimento da cui si allontanò quando si andò verso forme non più tollerabili in relazione alla sua sensibilità e dirittura, la sua pubblicazione fornisce una testimonianza importante per meglio capire un’epoca. “Le nostre iniziative – dichiara il prof. Cotronei – si svolgono a 360 gradi in ogni ambito culturale e del tempo libero: pittura, decoupage, ceramica, mosaico, balli, viaggi, informatica, lingue, premi. Recentemente è stata data assistenza a scuole italiane e greche, che vengono attratte dalla caratterizzazione greco calabra dell’Area contribuendo a risollevare un’economia asfittica, ma non sempre è consentito un adeguato ricevimento da parte delle Istituzioni che interrompono il locale requisito ancestrale di ospitalità.
Recentemente abbiamo restaurato gratuitamente e ricollocato ai piani superiori del Municipio un quadro di Umberto Zanotti Bianco del 1918, opera del pittore ceco Oskar Brazda, a suo tempo esposto a Venezia (1924).
Inoltre abbiamo preso contatti con la minoranza occitana di Guardia Piemontese, in occasione del 107mo viaggio dell’UTE-TEL-B, stabilendo un rapporto di collaborazione e di. scambio e prossimamente riprenderemo le relazioni con Delianuova, a cui siamo legati da un gemellaggio dall’epoca della collocazione della statua della Madonna del Mare sul promontorio di capo San Giovanni d’Avalos in Bova Marina, 48 anni addietro. Allora fu donato il calco in gesso della statua, successivamente andato distrutti, oggi pensiamo di donare un quadro copia di quello esistente nella chiesa di Don Bosco.
Per la chiesa di don Bosco è in cantiere un quadro di Giovanni Paolo II.
Ai primi di luglio in occasione della visita di un gruppo greco organizzeremo una rassegna folclorica”.
Durante la manifestazione è intervenuto il giornalista Demetrio Brandi presidente del Premio Racconti nella Rete collegato al Festival letterario LuccAutori. Al premio si può partecipare inviando un breve racconto via E mail entro maggio, entrando in una esposizione più ampia quale la rete può dare.
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