Consiglio comunale Bovalino, gli interventi di Tramontano e Zurzolo

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Nella seduta del 31.10.2012, questo Consiglio, ha assunto impegni scaturenti dalla Deliberazione della Corte dei Conti –Sezione Regionale di Controllo per la Calabria – n.146 del 06/09/2012, con la quale l’Organo Giurisdizionale con ben 13 rilievi si è pronunciata sulla gestione economica e finanziaria del nostro Ente, ravvisando, in concreto, che sussistono squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario.

Le situazioni pregiudizievoli rilevate dalla Corte dei Conti, che oggi è utile ricordare, erano già da tempo state evidenziate da questa opposizione:

1)- mancata deliberazione del rendiconto 2010 nei termini di cui all’art.227 del TUEL; 2)-  indici di deficitarietà  strutturale; 3)- equilibri e vincoli di bilancio; 4)- debiti fuori bilancio e passività potenziali; 5)- gestione dei residui; 6)- tempestività nei pagamenti; 7)- organismi partecipati; 8)- indebitamento; 9)- servizi conto terzi; 10)- contrattazione integrativa; 11) verifiche sul conto economico; 12)- verifiche sul conto del patrimonio-.  Tutte problematiche, queste, che di volta in volta questa opposizione ha rilevato attraverso numerose interrogazioni ed interventi consiliari non tenuti nella giusta considerazione.

Purtroppo i nodi vengono al pettine, ed il Sindaco, nella seduta di Consiglio del 31.10.2012, dopo l’approvazione  con i voti della maggioranza della delibera n. 34 – prot. 10974/2012 che formalmente recepisce i rilievi della Corte dei Conti ed impegna l’Ente ad adottare tutte le misure dalla stessa consigliate, ha dovuto sollevare quel velo opaco calato sulla reale situazione dell’Ente ed ammettere, contrariamente a quanto, ribadisco, solo formalmente ha assunto ad impegno, che  stiamo entrando nel tunnel del dissesto economico ed ha chiesto all’opposizione un impegno di responsabilità per gettare le basi necessarie alla formulazione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Da qui, l’approvazione con senso di responsabilità della maggiore aliquota IMU e di importanti regolamenti comunali necessari all’attuazione del piano stesso.

Siamo stati costretti a richiedere la convocazione dell’odierno consiglio comunale poiché avevamo ricevuto assicurazione   da parte del Sindaco che sarebbe stata avviata la rilevazione di tutti quegli indicatori contabili propedeutici all’articolazione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, con documenti che ne provassero l’attendibilità e la fattibilità. E’ logico e pacifico pensare che gli squilibri strutturali di bilancio originano da numerosi e cospicui debiti fuori bilancio, cioè quelle obbligazioni sorte negli anni senza il rispetto delle regole giuridiche contabili proprie degli Enti Locali e che se non ripianabili con le misure di cui agli artt. 193 e 194 del TUEL, determinano l’impossibilità di assicurare funzioni e servizi indispensabili, quindi il dissesto.

La nostra apertura di credito all’esecutivo ed al Sindaco per affrontare siffatte problematiche deve necessariamente avere un riscontro in questa sede, perché abbiamo il diritto di sapere, come consiglieri  e come cittadini, se l’Amministrazione è in grado di elaborare un piano di riequilibrio finanziario pluriennale che scongiuri scenari politici-finanziari ed economici dannosi per l’intera collettività.

Non vogliamo più comizi elettorali da parte del Sindaco, ma fatti concreti ed azioni mirate a risollevare la nostra Città per restituire al territorio ed ai cittadini la dignità che giorno dopo giorno viene scalfita da una macchina burocratica e amministrativa incapace ed inerte, per niente incline verso una cittadinanza attiva che veda il cittadino al centro del suo universo.

Saremmo lieti se oggi il Sindaco potesse confermarci che la reale situazione del Comune non è come noi la sospettiamo; saremmo ancor più lieti  se egli fosse in grado di smentirci con un contraddittorio oggettivo ed obiettivo,  non dilatorio, come è stato fatto nelle risposte fornite  alla Corte dei Conti (tanto, poi, la mannaia arriva lo stesso), e la richiesta della presenza in consiglio  del responsabile dell’area econonica-finanziaria e del revisore dei conti (figure terze rispetto alla politica) vuole essere un’ulteriore garanzia rispetto a quanto emergerà in questa sede, in risposta alle problematiche sopra enunciate.

Oggi, quest’opposizione, in assenza di risposte esaustive ed incontrovertibili,  segnerà una linea di demarcazione con la maggioranza, rammentando che, proseguendo su questa strada, verranno sicuramente intraprese nei confronti dell’Ente le procedure esecutive previste dall’art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 149/2011 (comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria e relative sanzioni agli amministratori).

Intervento del consigliere Antonio Zurzolo ,nel corso del Consiglio Comunale del 28 dicembre 2012),relativo punto all’O.d.G. n.11 “Emergenza rifiuti – soluzioni” (inserito su richiesta dei consiglieri Tramontano, Zurzolo, Perrone e Zappavigna)

L’Opposizione ha ritenuto necessario inserire il punto in discussione all’o.d.g. perché nella sede deputata (consiglio comunale) si apra un dibattito, all’interno del quale, con senso di responsabilità, emerga pubblicamente:

a)      quali sono le ragioni del degrado ambientale che il nostro comune ha raggiunto oltre ogni limite di normale tollerabilità;

b)      perché il servizio di raccolta degli RSU non è espletato in maniera efficace ed efficiente;

c)      perché gli operai addetti al servizio di raccolta lavorano solo tre ore al giorno e, per sopperire alla carenza del monte ore necessario per l’espletamento del servizio, si fa ricorso continuo all’utilizzo di ditte esterne a costi elevatissimi;

d)     perché si sono spesi in pochi mesi più di 50.000 euro per il nolo di un autocompattatore e non si è voluto rendere funzionale ed efficiente il parco macchine di proprietà del comune o acquistare un nuovo mezzo, come era stato previsto con la liquidità creata grazie alla rinegoziazione dei mutui, operazione contestata dalle opposizioni e che  grava due volte sulle tasche dei cittadini bovalinesi, prima perché economicamente non conveniente, visto che è costata decine di migliaia di euro, e dopo perché, pur finalizzata all’acquisto di un mezzo per la raccolta dei RSU, detto mezzo non è stato acquistato con la conseguente spesa di più di 50.000 euro in pochi mesi solo per il nolo di un autocompattatore;

e)      perché si ritarda a realizzare l’isola ecologica nonostante il finanziamento sia stato erogato da più di tre anni, con la ovvia conseguenza di chiedere il continuo intervento di ditte esterne per la raccolta degli ingombranti;

f)       perché nessun tentativo è stato posto in essere per attuare la raccolta differenziata;

g)      qual è il piano di questa amministrazione per affrontare l’attuale emergenza rifiuti;

h)      quali sono gli obiettivi di questa amministrazione nella gestione dell’emergenza e nella scelta del sistema di raccolta (porta a porta – stradale ecc.).

Al fine di bloccare questa vera e propria deriva ambientale, l’Opposizione chiede prima di tutto chiarezza e trasparenza, perché i cittadini bovalinesi devono sapere di chi è la responsabilità della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani, della sporcizia che regna sovrana in città e delle spese dissennate per un servizio che non funziona.

Se è responsabile il cittadino che paga la TARSU e che, 9 volte su 10, trova il contenitore dove conferire la spazzatura stracolmo, per cui è costretto a contribuire alla formazione delle montagne di rifiuti che vediamo accanto ad ogni cassonetto.

Se è responsabile il cittadino che paga la TARSU e che, in mancanza di un servizio di raccolta a domicilio o di un isola ecologica dove conferire gli ingombranti, è costretto ad abbandonarli a ridosso dei cassonetti.

Se è responsabile il gestore della discarica, se lo stesso lascia conferire regolarmente i rifiuti prodotti dal nostro comune.

Se sono responsabili i dipendenti comunali che in tre ore al giorno  e per cinque giorni la settimana,  non sono in grado di raccogliere la spazzatura in tutto il paese.

Se è responsabile il Dirigente del settore ambiente o il funzionario delegato al servizio della raccolta degli RSU, privi di atti d’indirizzo, obiettivi e linee programmatiche, nonchè di autonomi poteri di organizzazione delle risorse.

O se è responsabile questa classe dirigente che amministra il comune di Bovalino e in particolare  il Sindaco cui spetta, in materia di rifiuti, il potere di sorveglianza e controllo strettamente collegato ai compiti di programmazione che gli appartengono in qualità di capo dell’amministrazione comunale e ufficiale di governo.

Non è secondario sottolineare che la situazione è si emergenziale ma dura ormai da tre anni, da quando questa amministrazione è stata eletta.

Al di là di quelle che saranno le risposte alle nostre domande, non è stato previsto, liquidando la municipalizzata “Multiservices”, che il servizio di raccolta (prima garantito con gli stessi mezzi e con le stesse risorse umane con orario full time) potesse espletarsi, senza soluzione di continuità, riducendo l’orario degli operai a tre ore e mantenendo gli stessi mezzi. Posta in liquidazione la Multiservice gli amministratori erano obbligati a procedere ad una verifica dei mezzi e delle risorse umane per garantire quanto meno lo stesso standard di servizio. Nulla di tutto questo è stato fatto, mentre bastava operare in un semplice ambito di correttezza amministrativa volto principalmente a garantire lo stesso livello occupazionale degli operai addetti al servizio di raccolta evitando il costoso ricorso a ditte esterne (duplicando così i pagamenti).

L’Opposizione invita gli amministratori comunali, a lasciare da parte il pressappochismo che ha caratterizzato fino ad ora l’operato della loro gestione e  affrontino con efficacia, efficienza  e competenza l’emergenza creata dalla indiscutibile e assoluta incapacità di organizzare il servizio dei rifiuti urbani, intraprendendo un percorso virtuoso che non può prescindere da una immediata “operazione” di pulizia straordinaria del paese, una campagna di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e una corretta gestione del servizio di raccolta rifiuti che non può più limitarsi al relativo trasporto in discarica.

Se ancora i programmi elettorali hanno un senso nel percorso amministrativo della compagine che ha vinto le elezioni è necessario dare attuazioni agli impegni assunti in campagna elettorale avviando la raccolta differenziata quale primo atto necessario e urgente per raggiungere gli obiettivi ambientali previsti dalla legge, organizzando un livello di gestione che sappia affrontare in modo integrato e programmato tutte le fasi del ciclo dei rifiuti (raccolta sostenibile, trattamento e smaltimento) occupandosi anche del recupero e del riciclaggio delle materie presenti nei rifiuti.

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Author: Cristina

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