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Con la consegna dei lavori all’Impresa aggiudicataria dell’appalto, si conclude oggi il lunghissimo iter burocratico, iniziato nel lontano 1992, che porterà alla costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia a Locri, in via Cosmano, accanto alla nuova Caserma dell’Arma dei Carabinieri.
La vicenda trae origine da una richiesta avanzata nel novembre 1992 dall’Amministrazione comunale di Locri al Ministero di Grazia e Giustizia che esprimeva una prima disponibilità e richiedeva la redazione del progetto relativo. Nel dicembre dello stesso anno il Commissario Prefettizio affidava l’incarico per la progettazione esecutiva all’ing. Francesco Spinelli ed all’arch. Consolato Maurizio Diano.
Solo qualche anno più tardi, tuttavia, veniva dato il decisivo impulso alla realizzazione dell’opera allorquando l’Amministrazione cittadina, guidata, come oggi, dal Sindaco Pepé Lombardo, otteneva, al culmine di pressanti e continue relazioni istituzionali protrattesi dal 1997 al 2000, un finanziamento pari a 20 miliardi di lire a carico dello Stato, comunicato all’Ente con nota 21/4/2000 dalla Direzione generale – ufficio IV – del Ministero di Grazia e Giustizia che imponeva, tuttavia un cofinanziamento da parte degli Enti locali. L’impossibilità per il Comune di contribuire con il proprio bilancio allo stesso cofinanziamento, determinava una ulteriore e pressante azione di sensibilizzazione nei confronti della Regione Calabria che si concludeva positivamente grazie ad un contributo straordinario di due miliardi e 500 milioni di lire concesso in data 27/3/2001 dalla Regione, con il quale si poteva completare il quadro economico e finanziare la progettazione dell’opera.
Il successivo 8/5/2001, con uno degli ultimi atti della sua gestione, la Giunta comunale guidata da Pepé Lombardo, prendeva atto del progetto preliminare generale (per lire 55.268.880.000 pari a euro 28.543.994,38) e del primo stralcio funzionale (per lire 22.504.330.000 pari a euro 11.622.519,49) e demandava al nuovo Consiglio comunale la definitiva approvazione che avveniva il successivo 30/5/2001.
Negli anni successivi, dopo l’approvazione del progetto in versione esecutiva ed i necessari aggiornamenti normativi, iniziavano le procedure di gara che, a causa di intoppi dettati da sospetti di infiltrazioni mafiose, venivano bloccate dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Le procedure relative alla nuova gara d’appalto, che richiedeva un ulteriore aggiornamento del quadro economico a causa del protrarsi del tempo, venivano quindi seguite, su disposizione del Ministero della Giustizia, dal Provveditorato interregionale per le OO.PP. che le espletava in maniera segretata.
L’aggiudicazione dell’appalto all’ATI Caparelli Impianti e Cea Electric srl e la consegna odierna, effettuata alla presenza del Provveditore interregionale per le OO.PP. di Palermo, ing. Lorenzo Cerauolo, del Vescovo di Locri, del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, dell’Avvocato Generale dello Stato, del Presidente del Tribunale e del Procuratore della Repubblica di Locri, del Presidente del Consiglio dell’Ordine di Locri in rappresentanza dell’Avvocatura e di numerose autorità civili e militari, consentono al Sindaco Lombardo di ringraziare quanti, negli anni – e ci si riferisce ai diversi Prefetti, ai Vescovi, ai Presidenti del Tribunale, ai Procuratori della Repubblica, ai Presidenti dell’Ordine degli avvocati, ai Presidenti della Camera Penale e della Camera Civile, ai rappresentanti della stampa, ai sindacati, ai parlamentari, al Comitato dei Sindaci, al Corsecom, ai partiti politici e a tutti i cittadini – hanno continuamente sostenuto, con iniziative, documenti, segnalazioni e varie attività, l’impegno delle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo (Lombardo, Barbaro, Macrì).
Tale impegno consente, oggi, l’inizio dei lavori di questa opera di fondamentale importanza per lo sviluppo della Città e di tutto il comprensorio, che andrà a consolidare il ruolo irrinunciabile di presidio di legalità che il Palazzo di giustizia a Locri ha sempre rivestito.
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