Reggio Calabria, confiscati beni per sei Mln alla cosca “Gallico”

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Senza soluzione di continuità è l’aggressione ai patrimoni illecitamente acquisiti da parte di soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta.

Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha disposto la confisca di numerosi beni riconducibili a CIAPPINA Antonino, nato a Vibo Valentia il 22.01.1976, ritenuto affiliato alla cosca “Gallico” operante nel territorio di Palmi e con ramificazioni nel nord Italia.

Il provvedimento di confisca trae origine dall’indagine condotta dalla locale Squadra Mobile e dal Commissariato di P. S. di Palmi, diretti dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Reggio Calabria, da cui è scaturito il procedimento penale, noto come operazione “COSA MIA”, a carico dei principali esponenti della cosca “GALLICO”.

Detta operazione ha coinvolto i maggiori esponenti delle ‘ndrine dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano di Palmi, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata ed altri delitti contro il patrimonio, con particolare riferimento agli appalti legati all’ammodernamento dell’autostrada A3 (tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla).

In particolare al CIAPPINA è stato contestato di aver fornito un costante contributo per la vita dell’associazione, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo e dedicandosi prevalentemente alle attività estorsive, in attuazione delle disposizioni impartite dal capo cosca, GALLICO Rocco, di cui era uomo di fiducia e del quale ha favorito la latitanza.

Le attività di indagine patrimoniale hanno ricostruito ed evidenziato la sproporzione tra i redditi percepiti dal CIAPPINA ed il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile.

I beni confiscati con l’odierno provvedimento sono:

• Un immobile di circa 300 mq sito nel Comune di Palmi (RC);

• Quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società “LOVENA Srl”, avente sede legale a Milano ed esercente l’attività di costruzione di edifici residenziali;

• Quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società “VAREDIL COSTRUZIONI Srl”, avente sede legale a Palmi ed esercente l’attività di acquisto, vendita, permuta, locazione e sublocazione di immobili civili, industriali e rustici, nonchè di costruzione di immobili civili e industriali;

• Quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società “DIANA PALLET Srl”, avente sede legale in Treviglio (BG), esercente l’attività di commercio all’ingrosso di legname, operazioni di facchinaggio, trasporto merci e manovalanza in genere; lavori di pulizia in genere;

• Patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) dell’impresa individuale “OUTLET DELLA FRUTTA DI COTUGNO STEFANIA”, avente sede legale in Mozzanica (BG) ed esercente l’attività di commercio di frutta e verdura;

• Polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.

Il valore del patrimonio confiscato ammonta a circa sei milioni di euro.

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