Confesercenti Reggio Calabria: “E’ ora di dire basta ai suicidi!”

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Basta a notizie paludate dei media nell’informare su queste morti per disperazione! Oggi si parla di tutto per non parlare delle vere priorità del Paese! Riunioni pletoriche per non risolvere nulla; dove il punto e la virgola dominano la scena nei resoconti dei telegiornali. Mai delle storie di disperazione che ogni giorno si consumano tra le mura domestiche ;nelle stanze di oscuri direttori di banca o negli uffici finanziari.

E’ da mesi che sentiamo parlare di provvedimenti di rilancio dell’economia e del lavoro, mai, in modo serio.  Ma,solo e soprattutto, della difesa delle retribuzioni di manager o presunti tali, i quali ,senza alcun ritegno, sono ancora super pagati. Di amministratori intenti ad amministrare più le proprie cose o dei loro gruppi politici che non quelli dei poveri cristi che colti dalla disperazione e dallo sconforto, facendosi vincere ,dallo scoramento e non sopportando l’onta del fallimento, trovano più semplice e più sbrigativo appendersi ad una corda o scegliere altri sistemi di morte.

Storie di disperazione , di piccoli prestiti non concessi, di affidamenti revocati ,di inesorabili cartelle esattoriali non pagate, in tutto o in parte , dove gli interessi di mora superano la somma inizialmente dovuta . Di crediti, verso lo stato, riconosciuti, ma non di immediata esigibilità . Di perentorie diffide,di pignoramenti,di bollette e di F24 non pagati o pagati in ritardo con conseguenti tagli di energia, di gas e di prestazioni e le immancabili apposizione di sigilli di chiusura dei capannoni .

A che vale aprire fascicoli di inchieste dopo che si è verificato il suicidio del malcapitato per appurare se la banca ha applicato correttamente interessi e condizioni quando già il cittadino, l’imprenditore aveva denunciato per tempo i fatti ? A cosa vale difendere sino allo stremo la validità dell’articolo 18 o di parte di esso se la fabbrica,il piccolo laboratorio artigiano e l’impresa commerciale non esistono più?

Così come è giusto punire e colpire gli evasori piccoli e grandi che siano che annualmente sottraggono imposte e tasse al Paese riteniamo altrettanto giusto intervenire per il controllo qualitativo della spesa pubblica, dello sperpero, della burocrazia, ecc..

. Potremmo continuare all’infinito. Ma,ora pensiamo che sia venuto il momento di affrontare con estrema determinazione la soluzione dei problemi più urgenti ben sapendo che il primo che avrebbe dovuto essere affrontato era quello della salvaguardia delle aziende e conseguentemente del lavoro sia imprenditoriale che operaio. Si è voluto iniziare dalle tasse ben sapendo che se non si produce ricchezza è molto più problematico pagare maggiori imposte dirette o indirette mentre diventa giorno dopo giorno più drammatico incentivare i consumi in presenza di una eccezionale contrazione dell’occupazione, di aumenti generalizzati, IVA compresa.

 E’ giunta l’ora di dire basta a queste sceneggiate!. Basta ai falsi difensori di questo e di quello. Quelli della nostra generazione sanno che se si vuole risalire la china si deve piegare la schiena e rimboccarsi  le maniche per riprendere a lavorare seriamente. Solo così si potrà ricostituire: ricchezza,stabilità ed occupazione, ma,soprattutto, dare serenità a quanti , in questo momento, sono più disperati che mai!

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Author: Cristina

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