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Anche nei primi mesi del 2012 i consumi calano rispetto allo stesso periodo del 2011 (già in calo) (-1,5%)
Il confronto con i primi mesi del 2009 è sconfortante , le vendite al dettaglio subiscono una contrazione di oltre 3 punti percentuali.
Calano alimentari e non alimentari. Le vendite crollano sia nella grande che nella piccola distribuzione.
A dicembre del 2011, rispetto al 2009 il valore delle vendite nelle grandi superfici aveva subito una contrazione di quasi 3 punti percentuali e la piccola distribuzione di poco più di 3 punti. La grande svolta avviene nei primi due mesi del 2012 con la grande distribuzione che riprende quota (+0,2) e la piccola che perde 1,5 punti percentuali.
Il motivo è semplice. Questa inversione di tendenza a favore della Grande Distribuzione ha una unica motivazione: la deregolamentazione del commercio e le aperture festive.
Si sta confermando quello che in più occasioni abbiamo detto: le aperture festive sono un regalo alla grande distribuzione. Aprire i negozi alla domenica non fa aumentare i consumi (anzi calano) ma semplicemente si trasferiscono quote di mercato dalla piccoli negozi alla grande distribuzione.
Eccolo il regalo del governo Monti ai big della distribuzione. Nessun incremento occupazionale (qualche contratto a chiamata) nessun incremento dei consumi, semplicemente un ulteriore mazzata ai negozi di vicinato, al nostro sistema città, alla qualità della vita in tanti centri storici, quartieri e comuni.
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