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Demetrio Arena, ex sindaco di Reggio Calabria, é incandidabile. La decisione é stata presa dalla Corte d’appello di Reggio Calabria dopo che nei giorni il collegio aveva già deciso lo stesso provvedimento nei confronti di Luigi Tuccio, Walter Curatola, Giuseppe Eraclini, Giuseppe Martorano, Sebastiano Vecchio e Pasquale Morisani e di Pino Plutino (detenuto per concorso esterno in associazione mafiosa), tutti ex amministratori del comune sciolto per contiguità mafiose. Il tribunale di primo grado aveva dichiarato l’incandidabilità per un turno di elezioni amministrative.
Sulla vicenda é intervenuto lo stesso Arena che ha dichiarato che <<La Corte d’Appello, con sentenza notificatami alla vigilia di Natale ha confermato la mia incandidabilitaà per le prossime elezioni amministrative. Nel prendere atto della decisione, che rispetto ma non condivido, osservo così come in quello del Tribunale, anche nel provvedimento della Corte non vi è, e d’altronde non vi poteva essere, alcun accenno a miei atti o comportamenti indicativi, nemmeno larvatamente o indirettamente, di contiguità, connivenza o vicinanza alla criminalità organizzata. Se da un lato ciò mi conforta con riferimento alla mia personale onorabilità, dall’altro non posso accettare che gli elementi utilizzati per decretare lo scioglimento dell’amministrazione comunale siano oggettivamente addebitati a colui che si trovava ad esserne il massimo rappresentante, ma che non li aveva in alcun modo determinati; con la conseguenza che tali elementi comportano la mia incandidabilità per la prossima tornata elettorale, sottraendo un diritto costituzionalmente garantito al cittadino quale è quello dell’elettorato passivo. Per questo – ha concluso Arena – impugnerò il provvedimento della Corte d’Appello davanti alla Suprema Corte di Cassazione>>.
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