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Si è costituito presso il Commissariato di P.S. di Condofuri, Mangiola Giovanni. Era stato colpito in data 12 febbraio dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta del P.M. dott. Adornato, per il reato di detenzione illegale di armi contraffatte.
Il 10 febbraio, infatti, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Siderno, dopo diversi giorni d’appostamento in un fondo in contrada Razzà di Brancaleone, all’atto dell’arrivo di una Jeep marca Hyundai Galloper a bordo della quale viaggiavano Cozzucoli Domenico, Singh Nirmal nonché Mangiola Giovanni, sono intervenuti, rinvenendo due autovetture risultate provento di furto ed, in un immobile ivi insistente, due fucili.
L’uomo, approfittando di un attimo di confusione derivante da una crisi isterica del cugino Cozzucoli, si è dato alla fuga nella fitta vegetazione che circondava il casolare e, nonostante le immediate ricerche sia nelle vicinanze che nelle zone limitrofe, è riuscito a far perdere le proprie tracce.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Locri, ritenendo che la detenzione fosse da imputare al solo M.G., nei giorni successivi ha ordinato la scarcerazione di Cozzucoli e Singh.
Dopo diversi servizi d’appostamento finalizzati alla cattura di Mangiola, nella giornata del 16 febbraio, durante un’ulteriore perquisizione nel casolare ove erano state rinvenute le armi e nelle campagne circostanti è stato rinvenuto, nascosto dentro una fessura del muro della casa un panetto di circa 250 grammi di cocaina; nonché, nella campagna intorno, tre buste di cellophane contenenti complessivamente oltre un chilogrammo di marijuana e di semi di marijuana.
Si è proceduto, pertanto, al sequestro della droga e alla denuncia di Mangiola Giovanni, per detenzione a fini di spaccio e per produzione di sostanza stupefacente.
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