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Ieri, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Condofuri, nell’ambito di specifici e mirati servizi, in località “Lapsè” del comune di Condofuri Superiore ha individuato un terreno con una vera e propria coltivazione di piante di marijuana.
I militari si sono appostati sul luogo, oggetto d’osservazione, e hanno visto un giovane che si prodigava a verificare lo “stato dei luoghi” e rimettere in funzione l’impianto di irrigazione appositamente creato. L’uomo veniva bloccato e identificato per Belmonte Angelo Antonio, classe 1987, residente a Condofuri. Da una prima verifica della piantagione si accertava trattarsi di 27 piante di marijuana di altezza variabile dai 60 cm ai 120 cm, disposte irregolarmente sul terreno e irrigate mediante impianto idrico collegato ad una cisterna azionata da un’elettropompa alimentata da un gruppo elettrogeno.
In ragione di quanto accertato, gli operatori di Polizia procedevano al sequestro della piantagione per le successive analisi di laboratorio da parte del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica della Questura di Reggio Calabria e procedevano all’arresto in flagranza di reato di Belmonte per violazione della normativa sugli stupefacenti.
Come disposto dall’A.G. competente, l’uomo veniva collocato agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima, a seguito del quale il G.I.P., convalidava l’arresto e disponeva l’applicazione della misura cautelare in carcere.
Si tratta di un’ulteriore operazione di polizia giudiziaria nello spazio di pochi giorni, a testimonianza dell’attenzione della Polizia di Stato nella prevenzione e repressione di tutte le attività illecite che ruotano intorno al mondo delle sostanze stupefacenti, la cui coltivazione illecita appare in questo territorio sempre più diffusa, una vera e propria forma di agricoltura “alternativa”.
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