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Alla vigilia di una tornata elettorale per il rinnovo di numerosi importanti Consigli Comunali, pur non sapendo ancora se ciò riguarderà anche il Comune di Condofuri, allo stato ancora guidato dalla Commissione Straordinaria insediatasi dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’ottobre 2010, il PD di Condofuri intende esternare tutta la propria preoccupazione per l’assenza di qualsivoglia iniziativa politica degna di nota.
Ovvio che lo stesso Partito Democratico non è esentato da responsabilità in merito, dovute in gran parte alla confusione ed incertezza che il partito attraversa in tutta la Regione, in cui manca un gruppo dirigente eletto e riconoscibile dopo un necessario e non più rinviabile confronto congressuale.
A riguardo, il Circolo di Condofuri, laddove ancora si protraesse tale fase di stallo, non esiterebbe a convocare un’Assemblea Straordinaria degli iscritti, aperta anche a chiunque altro volesse dare un contributo di idee, per l’affermazione democratica di un gruppo dirigente locale, che sia capace di guidare il partito in questo delicato momento storico per Condofuri.
Tornando, infatti, alla forte preoccupazione espressa sull’immobilismo politico condofurese, il partito vuole innanzitutto porre l’accento sulle cause di cotanto “silenzio”, per cercare di rilanciare così un sano dibattito politico teso a far tornare il paese alla normalità democratica e partecipativa, indispensabile condizione per il ritorno ad una consultazione elettorale che davvero apra le porte del cambiamento. Le cause sono da ricercarsi in un’errata concezione di ciò che ha vissuto il paese in questi ultimi 15 mesi in cui tre Alti Funzionari dello Stato hanno amministrato il Comune, cercando di farlo nel miglior modo possibile. Errata concezione nel senso che vi è stato chi, aspettandosi da loro ( più o meno strumentalmente ) “i miracoli”, è rimasto ovviamente scontento perché loro “di miracoli” non hanno fatto né avrebbero potuto farli; e chi, semplificando la situazione politico-amministrativa precedente al loro arrivo nei termini del “tanto peggio tanto meglio”, oggi spera ( sempre più o meno strumentalmente ) che il Commissariamento duri in eterno.
Il Partito, naturalmente non stando né con gli uni né con gli altri, vuole riportare questa gestione commissariale all’esatta dimensione politica, nel senso di un passaggio necessario ma non sufficiente al superamento dei problemi amministrativi, sociali ed economici che Condofuri continua ad attraversare.
Tale consapevolezza spinge e spingerà nei prossimi mesi il PD di Condofuri ad assumersi la responsabilità di avviare percorsi di analisi e confronto serio sulle problematiche ancora irrisolte del paese; soprattutto, spinge e spingerà il PD di Condofuri a tenere vivo, aperto e pubblico il dibattito politico per evitare, altrimenti, il riproporsi di vecchi meccanismi, vecchie logiche e, quindi, soliti personalismi.
Ecco le condizioni democratiche imprescindibili per arrivare ad una consultazione elettorale che, indipendentemente dalla data in cui si terrà, indipendentemente dal tempo che ancora ci vorrà, dovrà affermare una rinnovata – nel metodo, nel merito e non solo nell’età – classe dirigente.
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