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Posticipata di qualche settimana per esigenze tecniche al fine di garantire la buona riuscita della manifestazione, dopo il consenso riscontrato lo scorso anno, il Comitato Civico “Pro Condofuri” ripropone, con la fattiva collaborazione degli abitanti di contrada Pietra capitanati dall’instancabile Salvatore Sgrò, la seconda edizione della Sagra del vitello paesano: un’occasione in più per immergersi nella natura riscoprendo tradizioni, usi, mestieri e sapori di un tempo.
Anche quest’anno infatti, dal magnifico palcoscenico costituito dalle colline della contrada Pietra ancora indorate di “restuccia” ovvero dalle stoppie, residuo delle spighe dopo la mietitura, con un panorama mozzafiato in qualsiasi direzione si rivolga lo sguardo, che può godere di una visuale che va da Palizzi a Pentidattilo, verrà offerta la possibilità di rivivere istanti di vita agreste quotidiana che ormai appartiene al passato e che molti di coloro che appartengono alle nuove generazioni ignorano del tutto: le mandrie e le greggi al pascolo sulle colline assolate e polverose, il duro lavoro delle campagne arse da un impietoso solleone i cui effetti, uomini ed animali, cercano di mitigare cercando refrigerio all’ombra di qualche ulivo durante le ore più calde in attesa di poter tornare alle consuete attività.
Con inizio nel tardo pomeriggio, dalle 19.00 circa, verrà riproposta quella che un tempo era di per sé una festa per grandi e piccini: la trebbiatura con i buoi nell’aia polverosa e la separazione manuale del grano dalla paglia e dai residui della lavorazione; successivamente, tanto per dare un’idea dell’evoluzione che ha interessato il settore, verrà eseguita la trebbiatura per mezzo dell’apposita macchina che oggi consente di risparmiare fatica e sudore.
Al termine, nel rispetto della tradizione che affidava al cibo ed al vino il riscatto dalla fatica sostenuta, il Comitato Civico “Pro Condofuri” propone la Sagra del vitello paesano con degustazione di genuina carne cotta alla brace, proveniente dagli allevamenti di quella contrada dove l’attività agro-pastorale spesso viene ancora svolta secondo i metodi di un tempo; la carne sarà accompagnata dal buon pane fatto in casa e cotto nel forno a legna dalle massaie di Pietra e da ottimi contorni tipici.
La cornice musicale sarà affidata al gruppo emergente “Kardhja”, anch’esso “locale” poiché costituito da validi elementi tutti condofuresi, che proporrà dell’ottima musica etnica con il compito di rendere ancor più piacevole la permanenza di tutti coloro che sceglieranno di ammirare uno splendido tramonto su un magnifico panorama prima di lasciarsi avvolgere dai profumi della terra all’imbrunire.
Sarà l’ennesima occasione per far emergere e conoscere le bellezze nascoste dei nostri luoghi – afferma il presidente del Comitato “Pro Condofuri” Salvatore Tuscano – ma sarà soprattutto un’occasione in più per mostrare la parte migliore di Condofuri e le peculiarità che ne contraddistinguono la maggior parte dei suoi abitanti che fanno dell’onestà, del lavoro e dell’accoglienza tipica dei calabresi in genere, il loro punto di forza.
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