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Terzo incontro per l’Ecodistretto della Vallata del Gallico. Il terzo Forum si è, infatti, tenuto lo scorso sabato al centro didattico “Antico Frantoio Calabrò” di Sant’Alessio in Aspromonte, dal tema “Cosa può fare l’Ecodistretto per lo sviluppo locale?”.
Con questo interrogativo si è voluto incentivare i protagonisti dell’incontro nell’individuazione del ruolo, delle attività e delle strategie per l’istituzione dell’Ecodistretto della Vallata del Gallico.
Il progetto Ecodistretto viene promosso dalla Provincia di Reggio Calabria, con il partenariato del Dipartimento PAU dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, i comuni di Calanna, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, l’Associazione socio-culturale “La Cartiera”.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco “padrone di casa”, Stefano Calabrò, sono stati presentati dai collaboratori del progetto, le linee d’intervento in corso di realizzazione per l’Ecodistretto.
Due gli obiettivi esposti. Dotare l’Ecodistretto di strumenti efficaci per il potenziamento della competitività territoriale attraverso la qualità, l’innovazione e la reazione di un’immagine coordinata di prodotto.
Il progetto sta realizzando alcuni strumenti funzionali a potenziare un’immagine coordinata e di prodotto per l’Ecodistretto della Vallata del Gallico.
Il secondo obiettivo, invece, si prefigge di dotare l’Ecodistretto di un’offerta integrata di base con reti e potenziamento dell’offerta.
Progetti, iniziative ed attività in corso d’opera o ancora non realizzati che puntano al consolidamento dell’ “idea Ecodistretto”.
In seguito, moderato da Antonino Sapone, presidente dell’Associazione culturale “La Cartiera”, ha preso il via un acceso dibattito che ha visto protagonisti produttori, associazioni e semplici cittadini convenuti a Sant’Alessio.
Diversi gli argomenti emersi. In particolare si è compreso come sia un bisogno primario valorizzare ciò che già esiste sul territorio. Inoltre, è stato chiarito come sia fondamentale approfondire al microscopio l’intero territorio, acquisire il dato conoscitivo facendo peso sulla disponibilità dei protagonisti, sollecitando quindi una partecipazione dal basso.
È stato, inoltre, sottolineato l’importanza di far forza sulle risorse umane, non sottovalutando le donne ed impegnandosi «a dare delle competenze ai giovani della Vallata».
Importanza è stata data anche al fattore sociale e alla necessità di lavorare sulla mentalità della gente della Vallata.
«Conoscenza, coscienza ed autocoscienza alla base del progetto» come ha sottolineato Nino Sapone, a cui si è ricollegato Maurizio Malaspina, coordinatore del progetto nel definire fondamentale «invertire la tendenza culturale».
In conclusione ha trovato tutti concordi l’idea che l’Ecodistretto nella sua progettualità ed attraverso le varie linee d’intervento che vedono protagonisti-promotori gli operatori, i produttori, le associazioni e le amministrazioni locali può rappresentare la “chiave di volta” per creare lo sviluppo, forse da sempre, rincorso e mai raggiunto dalla Vallata del Gallico.
Il Forum ha rinnovato il nuovo appuntamento a breve, con il prossimo incontro che probabilmente si terrà a Gallico e che affronterà gli aspetti operativi e organizzativi della rete Ecodistretto della Vallata del Gallico.
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