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E’ stato presentato, a firma dei consiglieri Mimmo Talarico, Gianluca Gallo, Giancarlo Chiappetta, Carlo Guccione e Ottavio Bruni, una proposta di legge per consentire ai dipendenti delle Comunità montane che ne avessero i requisiti di andare in pensione con i criteri vigenti precedentemente alla Riforma Fornero.
I firmatari della proposta sottolineano che il personale delle Comunità Montane calabresi deriva, quasi tutto, dalla Legge 285/77, per cui gran parte di esso è sulla soglia del pensionamento e se non fosse intervenuta la Riforma Fornero sarebbe stato già in quiescenza.
Con la norma che si vuole introdurre, ad integrazione della Legge che ha istituito la nuova Azienda “Calabria Verde” che ingloberà le funzioni, il patrimonio e il personale dei disciolti enti montani, si vuole dare quindi innanzitutto una risposta a tanti lavoratori che hanno pagato un prezzo altissimo dopo la liquidazione di questi enti e una boccata d’ossigeno alla Regione che con grande difficoltà riesce a trovare le risorse per continuare a pagare gli stipendi.
La proposta di legge, inoltre, consentirebbe di evitare anche nel caso di tanti dipendenti delle Comunità montane l’increscioso fenomeno degli “esodati”, com’è stato per altri lavoratori dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sulla previdenza.
Gli autori della proposta fanno appello al Consiglio regionale affinché la stessa sia approvata nel più breve tempo possibile.
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