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“Apprendiamo dalla stampa che nel comune di Reggio Calabria una donna vigile è stata licenziata dal suo dirigente per una presunta infrazione. Non entriamo nel merito del provvedimento disciplinare in quanto sono faccende prettamente sindacali e di giudice del Lavoro.
Quello che ci sembra politicamente assurdo è che il provvedimento l’abbia preso un dirigente che l’amministrazione Falcomatà ha nominato a Capo della Struttura della Polizia Municipale, senza, a quanto pare, avere i titoli necessari a svolgere tale ruolo, in quanto la legge lo affida a persone proveniente dallo stesso settore, da un corpo militare o di polizia giudiziaria”.
E’ quanto si legge in una nota stampa a doppia firma del sen.Idv Francesco Molinari e di Oreste Arconte, responsabile organizzativo provinciale.
“La cosa assurda -sottolineano Arconte e il sen. Molinari, è che il sindaco e la sua giunta ha nominato una persona, ex dirigente dell’Ufficio Urbanistico del Comune di Reggio, che nel 2013 è stato sottoposto, ad attività di indagine, proprio dalla stessa Polizia Municipale e che dette indagini si sono concretizzati in un procedimento penale a suo carico, con rinvio a giudizio.
Nonostante tale palese incompatibilità, l’amministrazione comunale ha ritenuto logico metterlo a dirigere la struttura che lo ha addirittura indagato ma quello che troviamo irragionevole è che, la vigilessa licenziata dal dirigente in questione, è stata tra gli ufficiali che hanno condotto le indagini a suo carico”. Si spera – concludono i due esponenti Idv- che il sindaco Falcomatà in questa brutta storia intervenga per fare chiarezza con tutta la sua autorevolezza e responsabilità”.
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