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“Fuori dai partiti dentro la città” , questa forse è la risposta ai numerosi quesiti sorti attorno alla nostra collocazione alle prossime Elezioni Comunali.
Siamo nati su un Programma e quello sarà il nostro strumento di confronto unico con cittadini, associazioni, comitati ed ogni altro pezzo di società civile mosso da spirito democratico.
Il Movimento Reggio scioglie il dubbio e vuole rendere nota la sua posizione trasversale a Centro-destra e Centro-Sinistra e ad ogni logica di segreteria calata sulla città e sul destino dei cittadini che certo non può essere risolta neppure da primarie che hanno lasciato più ombre che certezze.
Mai, dunque, con i fautori e gli eredi del “Modello Reggio” ma neppure con il blocco “progressista” nato attorno a Falcomatà che non presenta alcuna novità sostanziale nel modo di approcciarsi alle questioni cittadine ed esprime ancora troppo della vecchia politica.
Non vogliamo un cambiamento parziale e dunque non possiamo sostenere le posizioni di chi governa a Roma con il Ncd e considera Reggio un’area “franca” come se le politiche nazionali non condizionassero quelle locali.
“La città per la città” questo ci interessa.
Fare proposte mantenendo un profilo concreto, responsabile ed umano che metta le persone, lo sviluppo sostenibile, la distribuzione delle risorse e, la cura del Territorio e delle sue migliori espressioni veramente al centro.
Trasformare Gallico, Pellaro, Catona ed altri grossi centri in veri e propri Municipi con autonomia gestionale di servizi essenziali per aumentare efficienza amministrativa ma anche per dare riconoscimento identitario storico a frazioni che ormai sono vere e proprie cittadine.
Abbiamo punti semplici ma sostanziali nel nostro Programma.
Distribuire le terre comunali ai cittadini , “Orto per Mille”, favorendo la produzione ed il consumo di locale per fare rimanere in città oltre un milione di euro al giorno e centinaia di posti di lavoro per indotto diretto.
Produrre energia ed economia dai Rifiuti e risolvere in modo definitivo l’emergenza attraverso impianti ad impatto zero già adottati finanche in Sicilia dal rapporto costi benefici eccellente ( con 5 milioni di euro circa saremmo “salvi”).
La città a colori vista dai bambini e dagli anziani , dai disabili e dalle fasce socialmente deboli ma anche la città della Cultura, delle Intelligenze e della sinergia fra il Sapere ed il Territorio.
Una città a “costo zero” in cui il Primo cittadino sia uguale all’ultimo fino a quando tutti i conti non saranno a posto; modello Mujica.
Un impegno che nasca dall’amore per Reggio e non da logiche elettorali.
Abbiamo fatto proposte su Miramare, Villa Comunale, Ex Fiera, Tempietto e molto altro sempre con la stessa logica: risolvere problemi, creare normalità, restituire dignità.
Su questi temi e con questo spirito lavoreremo per un confronto civile e democratico con chiunque lo desideri e voglia percorrere una strada alternativa a quella prospettata dai partiti.
Ci confronteremo su qualsiasi questione solo per risolvere e non per protestare o ostacolare un processo di rinascita che deve ripartire Ora.
Reggio non può attendere.
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