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Ieri è stato commemorato il ventunesimo anniversario dell’omicidio dell’imprenditore palermitano Libero Grassi, ucciso da Cosa nostra il 29 agosto del 1991, davanti la sua abitazione in via Alfieri, a Palermo. Grassi pagò con la vita il suo “no” alle richieste di “pizzo” da parte della criminalità organizzata, le sue denunce pubbliche del fenomeno del racket che da tempo aveva preso di mira la sua azienda tessile, la Sigma. La giornata di commemorazioni è stata aperta con una cerimonia, alle 7.45, in via Alfieri. Nel pomeriggio, alle 16.30, l’avvio della manifestazione vera e propria, con numerose iniziative, a cui ha partecipato Sos-Impresa Confesercenti.
“L’omicidio di Libero Grassi ha rappresentato uno dei picchi della furia mafiosa contro chi osava reagire alla violenza ed al ricatto criminale.
La commemorazione dell’anniversario della sua morte – sottolinea Confesercenti – non dimostra solo una rituale e doverosa attenzione a chi ha sacrificato la vita per contrastare il crimine e per affermare la legalità, ma è anche il riconoscimento di chi perseguiva un sogno ed il preciso obiettivo di riportare la Sicilia ed il Mezzogiorno alla normalità.
Libertà d’impresa, sviluppo economico, a partire dal turismo, dalla qualità della vita nei centri urbani, dalle pubbliche amministrazioni efficienti, dalla politica non condizionata dalla mafia sono le condizioni necessarie per far ripartire lo sviluppo nel Mezzogiorno. L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma noi lo racchiudiamo nella parola “legalità””.
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