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Riceviamo e pubblichiamo:
Il primo rappresentante del Comitato “Vederechiaro” di Saline Joniche, Domenico Foti, non ha mai avuto dubbi. Il Progetto della Centrale termoelettrica con la nuova tecnologia a carbone proposto dalla Società Italo-Svizzera SEI SpA, facente parte del Gruppo Repower SpA, è un’iniziativa di assoluto valore e anzi l’unica reale e concreta opportunità che il nostro territorio ha davvero l’occasione di avere negli ultimi 40 anni. Dopo le ormai “storiche” e colossali bidonate ricevute con i fallimenti delle Industrie Liquichimica e Officine Grandi Riparazioni della FS, questa della Centrale è l’occasione più unica che rara di poter vedere rinascere un territorio che è arrivato davvero all’ultimo respiro per quanto riguarda occupazione, lavoro, ed effettiva possibilità di sopravvivenza.
Ed il risultato della serata al convegno tenutosi venerdì sera presso un noto locale vicino alle porte di Saline Joniche ha finalmente detto la verità su come la pensa il “vero” territorio di Saline Joniche e dintorni: Le popolazioni dei territori interessati questa Centrale la vogliono, eccome se la vogliono..!!! In questa occasione, per presentare il Progetto sono venuti a Saline i massimi esponenti della società SEI SpA, i quali hanno spiegato nei minimi dettagli ogni aspetto del Progetto, valutando tutti gli aspetti e le criticità che lo stesso presenta sia durante la fase di costruzione che quando entrerà in regime operativo.
Numerosissime sono state le domande che i cittadini hanno rivolto ai vari Bocchiola, Presidente della Società Repower, o all’Ing. Poggiali ed al Dott. Damiani, responsabile il primo del Progetto e il secondo della Comunicazione della Società. A tutti sono state date risposte precise, chiare e dettagliate sui vari aspetti riguardanti la salute, l’impatto ambientale, le ricadute occupazionali, l’indotto e la possibilità per i residenti del territorio di poter trovare grazie a quest’iniziativa industriale un vero volano per una effettiva riqualificazione dell’area ed una ripresa dell’economia locale.
La serata era stata programmata volutamente senza alcuna pubblicità, senza inviti alle Istituzioni ed ai politici di turno, proprio per capire se e quanto realmente la popolazione locale fosse interessata al Progetto. La risposta in termini numerici è stata clamorosa, con la presenza di quasi 500 cittadini provenienti da Saline Joniche, da Melito, da Bova, Condofuri, Roghudi, da Motta S.Giovanni, Bocale, Lazzaro ed anche da Reggio Calabria. Una vera e propria “marea” di persone che hanno riempito di autovetture parcheggiate su ambo i lati le carreggiate della SS 106 Jonica.
La risposta alle solite critiche delle varie associazioni del No e di quelle ambientaliste che preannunciano ricorsi ed opposizioni varie, spacciandosi per “voci del territorio” , è stata chiarissima ed univoca: IL TERRITORIO, la gente comune e la stragrande maggioranza delle popolazioni interessate nel circondario dell’area del Progetto, VUOLE questa Centrale.
Senza dubbio alcuno, non frutto di senza sé e senza ma, bensì frutto di informazione documentata e soprattutto confronto e dialogo con i diretti responsabili del Progetto SEI, persone che hanno dato dimostrazione di grande capacità professionale, oltre ad essere persone assolutamente sensibili ed attente ai dubbi ed agli interrogativi che la popolazione presente ha loro espresso, fornendo spiegazioni e risposte che hanno convinto sulla bontà del Progetto anche molte persone che avevano più di un dubbio in proposito. Altro che gente che lavora sottotraccia, chiusa nei bunker nascosti….come hanno malignato più volte i cosìdetti “Comitati del lenzuolo del No…..”
In conclusione si può ben dire che la serata ha avuto un successo pieno, sia di pubblico presente che di contenuti, e che da ora in poi questi incontri di informazione saranno più volte ripetuti anche negli altri Paesi interessati, per dare a tutti un quadro assolutamente completo di quali sono gli aspetti che ci si deve attendere da una realizzazione di quest’opera industriale, ovvero per “Vedere Chiaro” oltre ogni (sincero…) ragionevole dubbio.
Comitato “VedereChiaro”
Domenico FOTI
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