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Con l’inizio dell’ anno nuovo, abbiamo nuovamente continuato a vedere in azione i contrari alla Centrale , che hanno ricominciato a denigrare l’opera della multinazionale svizzera. Si proprio a denigrare, offendere senza alcuna valida ragione tecnica e scientifica, non già più un progetto, o il carbone, la sua alimentazione. Ma bensì gli uomini, i professionisti e la storia della società.
Per la cronaca: registriamo l’ennesima delusione per i “NO CARBONE” riguardo al premio della “VERGOGNA” augurato dagli stessi a Repower – Sei; a DAVOS, infatti, sul podio tra le prime tre non appare Repow – Sei, purtroppo per loro!
Questo è stato l’elemento principale delle “uscite” da parte dei “no carbone”, i quali, è evidente, hanno ormai esaurito gli argomenti contro il Progetto, in quanto ogni qual volta hanno cercato di farlo sono sempre stati smentiti in modo clamoroso, trovandosi di fronte ad un Progetto che ha fatto del carattere dell’”eccellenza” il suo fiore all’occhiello, la sua vera base portante per poter affermare, senza dubbio di smentita, che lo stesso è oggi il Progetto per una Centrale a carbone di nuova generazione più avanzato al mondo. L’occasione per vederla costruita qui, nel nostro derelitto territorio, dopo decenni di promesse e illusioni, sia pubbliche che private, senza mai una sola realtà, è unica, da non perdere assolutamente.
La Società ha dimostrato di essere composta di gente perbene, seri professionisti, che non hanno esitato a confrontarsi più volte con il territorio, da ultimo con la riuscitissima presentazione svoltasi alle porte di Saline Joniche ad inizio Dicembre, dove alla presenza di quasi 500 persone, in rappresentanza di tutta l’area di Saline e dintorni, è stato illustrato e spiegato il Progetto in tutte le sue componenti, nelle sue potenzialità di essere volano di sviluppo per tutta l’area della fascia jonica reggina, per le sue ricadute in tutti i settori legati alla produzione, ed infine sulla grande
possibilità di occupazione lavorativa che andrebbe a garantire, partendo dalla base che solo per la costruzione, prevista in circa 5-6 anni, la stima del personale occupato sarebbe di 1.300 persone di media!
Abbiamo appreso con soddisfazione la notizia che un investitore ha deciso di acquistare una quota rilevante del Progetto della Centrale; questo significa che c’è chi crede fermamente nello stesso e nella sua realizzazione, ed il fatto che la quota venduta sia di rilevante entità sta a significare che il nuovo azionista è sicuramente di grande spessore, ulteriore garanzia a dimostrazione della assoluta validità del Progetto.
La preoccupazione che noi del territorio interessato dobbiamo avere è solo ed esclusivamente quella relativa al rigoroso rispetto delle normative ambientali , che devono avere il compito di assicurare la più totale garanzia che la Centrale, una volta in funzione, non provochi danni a persone ed ambiente. Ma per questi motivi tutti sappiamo che il Progetto è stato valutato in modo positivo dal massimo organo competente, ossia il Ministero della Salute e dell’Ambiente, il quale ha rilasciato la VIA con la piena compatibilità della Centrale per il territorio interessato, cosa che poi ha determinato il rilascio del DPCM da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E non crediamo che sia poca cosa….
Mettere in discussione un’autorizzazione di tale livello, significa non avere più alcun rispetto per le regole e le Leggi dello Stato, e nello stesso tempo negarsi ogni possibilità di crescita e di sviluppo, e di conseguenza di un “Futuro”. Non abbiamo competenze per ribattere alle dicerie dei giorni scorsi su presunte problematiche relative a registrazioni o meno da parte di organi statali, questo spetta semmai alla Società SEI, ma di certo crediamo che tutto ciò nulla abbia a che vedere con la reale concretezza dell’impianto, della sua operatività con le migliori tecnologie oggi esistenti, né tantomeno con dubbi sulla sua assoluta sicurezza nel rispetto della salute delle persone e dell’ambiente che la circonda.
Non saranno certamente, ammesso che esistano, delle questioni burocratiche a fermare questo Progetto straordinario e tutta quella gente che vede nella realizzazione della Centrale la vera ed unica speranza di rinascita in tutti i sensi dell’area di Saline Joniche e dei territori confinanti.
Comitato “Vedere Chiaro” di Saline Joniche
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