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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato per la Salvaguardia dell’Area di Parco Caserta:
“A distanza oramai di qualche settimana dalla diffusione della notizia della vendita di una consistente porzione dell’area verde adiacente Parco Caserta (per intenderci, quella della ex Fiera Agrumaria di Reggio Calabria) ci vediamo costretti ancora una volta a prendere la parola per cercare di incrinare il muro di omertà che da anni tiene questa incresciosa vicenda ben al riparo dalla vista dei cittadini.
Vogliamo oggi, attraverso queste righe, esprimere la profonda amarezza e lo sconcerto dei cittadini riuniti in questo comitato, per essere stati deliberatamente ignorati dal Sindaco e dalla maggioranza che governa la nostra città: difatti, a fronte della circostanziata denuncia da noi presentata e delle richieste di chiarimenti formulate nei confronti del Comune, ampiamente riprese e pubblicizzate da tutti i mezzi di informazione locali, l’unica risposta dell’Amministrazione è consistita nell’intraprendere una discutibile quanto sterile polemica con i consiglieri di opposizione, fondata sulla circostanza che la vendita in questione sarebbe stata originariamente disposta da una giunta di centrodestra.
Tutto qui: nemmeno una parola sullo stadio a cui il procedimento di vendita sarebbe giunto, né sulla possibilità e soprattutto sulla intenzione del Comune di impedirne la conclusione. Passato qualche giorno, sulla vicenda sembra essere di nuovo calato il silenzio: evidentemente il polmone verde della città non ha lo stesso appeal del Miramare, ed il Comune ritiene di poterne disporre senza rendere conto a nessuno. In questo contesto, ci tocca segnalare un altro fatto, per certi versi inquietante, occorsoci nell’abito delle ricerche che stiamo svolgendo.
Abbiamo più volte citato in questi giorni la missiva, sottoscritta dal Dirigente del Settore Pianificazione Urbana, con cui il Comune di Reggio Calabria, dietro nostra richiesta, ha confermato l’esistenza del procedimento di compravendita in questione ed ha comunicato gli estremi catastali delle aree interessate: ebbene, qualche giorno fa, recatici in Catasto per approfondimenti, abbiamo potuto constatare, non senza sorpresa, che TUTTI I RIFERIMENTI INDICATICI DAL COMUNE (NUMERO DIFOGLIO DI MAPPA E DI PARTICELLE) SONO SISTEMATICAMENTE ERRATI!
Cosa dovremmo pensare davanti a un fatto del genere? Che negli uffici comunali si lavori con tanta superficialità e approssimazione? O forse che si cerca di mettere i bastoni tra le ruote a chi ha il torto imperdonabile di voler fare un po’ di chiarezza? La domanda, inevitabilmente, è destinata a restare sospesa almeno fino a quando il Comune non si deciderà a collaborare, rendendo pubblici gli atti che tanto gelosamente custodisce”.
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