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Con nota dell’Agenzia del Demanio di Reggio Calabria del 4 giugno 2013, n. 9384/2013 di protocollo, il Direttore Generale, dottor Antonio O. Fiochì, ha comunicato all’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, alla Regione Calabria, all’Agenzia del Demanio Direzione Nazionale, ed all’avv. Giacomo Saccomanno, difensore del Comitato Spontaneo di Cittadini per l’Ospedale Unico della Piana di Gioia Tauro, rappresentato dall’avv. Renato Bellofiore e dall’arch. Jacopo Rizzo, che dalle ricerche eseguite non esiste alcun atto che comprovi “il mutamento del regime proprietario delineato da quest’atto (“notaio Guidi di Roma, con il quale, in data 02.07.1917, l’allora Ministero dell’Agricoltura cedeva all’Opera Nazionale di Patronato Regina Elena, che interveniva <per conto della colonia Agricola di Palmi> i diritti di cui era titolare lo stesso dicastero sui beni in esame”), con la conseguenza che “da ciò deriva che questa Agenzia non ha, all’attualità, riscontro circa l’avvenuta soppresione dell’
Tradotto in italiano leggibile vuol dire che il bene (terreno ove dovrebbe sorgere il Nuovo Ospedale della Piana sito in Palmi) è rimasto in testa e nella esclusiva proprietà dell’Ente <Opera nazionale di Patronato Regina Elena>, con la conseguenza che non poteva la Provincia di Reggio Calabria venderlo all’ASP ed alla Regione Calabria per la realizzazione di tale struttura, non essendone proprietario.
Essendo evidente la illegittimità degli atti assunti dalla Provincia e dalla stessa Regione, il Comitato ha trasmesso tale nota al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, a sostegno del ricorso straordinario presentato per far dichiarare la palese illegittimità degliatti assunti dai predetti enti locali. L’auspicio del comitato è che si pervenga al più presto la definizione e conclusione del procedimento penale pendente dinanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Dinanzi a tali atti di natura pubblica, risulta evidente il tentativo presumibilmente ilecito posto in essere dalla Provincia di Reggio Calabria e “subito volontariamente” dalla Regione Calabria, per sostenere un diritto di proprietà inesistente, con appropriazione di un terreno appartenente a terzi e con palesi omissioni da parte di tutti gli enti che, pur se interessati per legge, hanno omesso di agire a tutela dei propri interessi e di quelli generali pubblici per il rispetto della legge.
In tali condizioni, appare più che indispensabile evitare che si continui a portare avanti atti ed azioni che potrebbero sfociare in fatti penalmente rilevanti, con spreco del pubblico denaro e con il rischio che l’Ospedale, di cui la comunità della Piana ha tanto bisogno, non venga eseguito o si blocchi nelle pastoie di una burocrazia che della legalità non ha, certamente, alcuna idea di cosa sia veramente. Solo un’azione chiarficatrice della Magistratura potrà riportare il tutto nell’alveo della correttezza e legalità ed impedire che si inizia un’opera che poi rischia di essere bloccata, con ulteriori danni alla comunità ed all’erario.
Avv. Renato Bellofiore
Arch. Jacopo Rizzo
Avv. Gianfranco Saccomanno
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