Comitato FuturoSicuro: “Dall’emergenza gas una spinta in più verso il carbone”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Le questioni attualissime connesse all’emergenza dovuta alla fornitura ridotta del gas proveniente dalla Russia mettono in risalto una problematica relativa alla produzione di energia nota da molto tempo in ambito nazionale: il sistema di generazione elettrica italiano infatti risulta troppo sbilanciato verso il gas dal cui utilizzo deriva circa il 55%  dell’energia elettrica.

Alla luce di ciò,  appare assolutamente necessario ricorrere nel futuro prossimo anche ad altre fonti di energia che offrano  maggiori garanzie sia in termini di durata nel tempo sia in termini di sicurezza negli approvvigionamenti.

Tutto ciò porta, ad avviso di Paolo Campolo, portavoce del Comitato dei Cittadini denominato “ FuturoSicuro ”, in grandissimo risalto il progetto della centrale termoelettrica a carbone di nuova generazione di Saline Joniche sviluppato dalla società SEI.

In effetti le attuali criticità connesse all’uso sia del nucleare sia del gas importato riportano al centro dell’attenzione l’utilizzo del carbone come combustibile imprescindibile per un mix energetico equilibrato e sicuro. Il carbone comporta infatti una serie di vantaggi legati alla maggiore economicità, all’abbondanza di riserve e risorse distribuite in diversi paesi, stabili ed affidabili, alle innovative tecnologie adottate negli impianti di nuova generazione (come il progetto SEI) che, raggiungendo valori di rendimento maggiori rispetto agli impianti tradizionali, permettendo una riduzione delle emissioni climalteranti a parità di energia prodotta.

Occorre sottolineare che il consumo di carbone è in continua crescita e che nei paesi industrializzati, dove già operano oltre centinaia di centrali a carbone e numerose sono in via di realizzazione. Come per esempio quella di Porto Tolle in Veneto, dove si attende a breve l’ok definitivo alla sua realizzazione, con centinaia di posti di lavoro ed un’economia che riceverà una spinta notevolissima per tutto il comprensorio interessato.

Appare chiaro che, alla luce delle problematiche di questi giorni, la realizzazione di un tale impianto andrebbe ad apportare notevoli benefici non solo alla comunità locale ma anche all’intero paese garantendo approvvigionamenti sicuri per la produzione di energia elettrica e permettendo di ridurre la dipendenza dal gas. Oggi ci troviamo in una situazione economica particolarmente difficile: tale crisi sta creando nuovi e preoccupanti fenomeni di povertà, consiglio – a chi non dovesse conoscerlo – di andare a cercare su internet il significato di “fuel poverty”. Per approfondire questi temi il Comitato “FuturoSicuro” incontrerà a breve  il Gruppo SEI, anche per capire quale contributo concreto ed attuale  il Progetto della Centrale di Saline possa dare al nostro territorio.

Paolo Campolo, Comitato “FuturoSicuro”

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Author: Cristina

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