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Ieri, in località Solano, i Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” Calabria, hanno arrestato Legato Giuseppe, cl. 1977, resosi responsabile dei reati di coltivazione, a fini di spaccio, di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “cannabis indica”.
Il provvedimento è scaturito dalla mirata attività di indagine avviata dai Carabinieri di Villa San Giovanni, che sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza sul conto del predetto circa il suo concorso nella commissione dei fatti che avevano portato, l’11 settembre 2013, all’arresto di suo padre, Legato Antonio.
In quella circostanza, infatti, i Carabinieri avevano rinvenuto sul terreno di proprietà dell’uomo, una piantagione di oltre 400 piante di cannabis indica, alte 2,5 mt., e 21,5 kg di sostanza essiccata e pronta per essere ceduta, occultata all’interno di un casolare.
Questa volta per Giuseppe Legato non c’è stato modo di farla franca.
Nel corso della perquisizione nella sua abitazione i militari dell’Arma hanno rinvenuto anche 99 cartucce per fucile calibro 12, caricate a palla e pallettoni, 270 gr. di polvere da sparo e 3 sciabole, tutte illegalmente detenute. Nella stessa circostanza, inoltre, è stata constatata la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica e pertanto Legato dovrà rispondere anche di furto aggravato.
A seguito delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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