Questo post é stato letto 20730 volte!
Nell’ambito dell’attività programmatica sindacale, avviata per l’anno 2012 dalla Segreteria Regionale del Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia – al fine di salvaguardare i diritti dei poliziotti che svolgono le attività istituzionali di competenza nel territorio calabrese, una particolare attenzione riveste la problematica della sistemazione degli immigrati ospitati a Siderno Superiore dopo lo sbarco avvenuto sulla spiaggia di Portigliela lo scorso 20 febbraio.
Qui, – sottolineano Giuseppe Brugnano e Bruno Panetta rispettivamente segretario Generale Regionale e Segretario Generale Aggiunto del Coisp – il 20 febbraio 2012 sono arrivati su un natante di fortuna, 41 persone tra minori ed adulti, provenienti dalle più disparate zone del mediterraneo.
La sofferenza fisica dei profughi dopo lo sbarco era abbastanza visibile – sottolineano i due Dirigenti del Coisp – per via delle condizioni atmosferiche avverse che hanno dovuto affrontare durante l’attraversata. Nell’immediatezza si è attivata sul territorio la macchina della solidarietà, da parte delle Istituzioni territoriali, delle associazioni del settore e della Chiesa, per dare assistenza, cibo e collocazione temporanea agli immigrati. Quella collocazione temporanea – specificano Brugnano e Panetta – che doveva essere allestita per il tempo strettamente necessario alle procedure di identificazione ed avvio delle pratiche amministrative, da più di quindici giorni è diventata una condizione stabile, che potrebbe condurre, se non risolta, a disagi per la gestione dell’ordine pubblico. Dal giorno dello sbarco, il Commissariato di Siderno (Rc) garantisce, per la propria competenza in una condizione di carenza di uomini e mezzi, un’aliquota di personale per la vigilanza fissa alla struttura dell’Arciconfraternita di Siderno Superiore che ospita gli immigrati.
Questa condizione di ospitalità – asseriscono Giuseppe Brugnano e Bruno Panetta –, in attesa della determinazione delle procedure amministrative necessarie, se non risolta in tempi rapidi con l’immediata collocazione dei profughi nei centri di accoglienza specifici, potrebbe portare gli stessi a creare situazioni di pericolo per loro e di insicurezza per gli operatori di polizia preposti per la vigilanza.
Inoltre – mettono in risalto i due Segretari del Coisp Calabrese – il continuo impiego per la vigilanza di personale delle forze di polizia degli uffici territoriali, in una condizione di carenza di operatori della sicurezza, rischia di allentare inevitabilmente il controllo del territorio necessario in un’area come la Locride.
Pertanto – i delegati del Coisp in Calabria – evidenziano che della problematica è stata interessata anche la Segreteria Nazionale del Coisp affinché si potesse segnalare al Dipartimento di Pubblica Sicurezza la necessità di un urgentissimo intervento Istituzionale per porre fine a questa precaria situazione.
Questo post é stato letto 20730 volte!