Co.Re.Mi.L.: “Sulle minoranze Linguistiche bisogna evitare polemiche strumentali”

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Il 10 gennaio è stato convocato il Comitato Regionale per le Minoranze Linguistiche con all’o.d.g. la Programmazione dei Fondi di Bilancio 2012 ed il dibattito sui PISR (Progetti Integrati di Sviluppo Regionale), dopo la discutibile ed agitata riunione del Partneriato Regionale, tenutasi il 28 dicembre, dove si è verificata un’inconcepibile aggressione verbale contro l’assessore provinciale di Reggio Calabria Mario Candido ad opera di un gruppo di sindaci dei comuni arbereshe, con la regia dell’on. Cesare Marini, che sostenevano come alcuni comuni della provincia di Reggio, compresa la città capoluogo, sarebbero entrati surrettiziamente nell’area della minoranza grecanica per lucrare su maggiori stanziamenti di fondi da parte della Regione a discapito delle altre minoranze culturali.

Ci dispiace francamente che, per puro calcolo di bottega, alcuni rappresentanti amministrativi, anche di livello regionale, abbiano volutamente ignorato il Regolamento di attuazione della Legge 482/1999 (DPR 345/2001, art. 1, comma 3), le Leggi Regionali 15/2003, 7/2006, 15/2008, che stabiliscono gli ambiti territoriali e le modalità di classificazione dei comuni delle minoranze etniche e linguistiche, oltre tutte le delibere di Giunta regionale prodotte dal 2009 in poi.

Il criterio dell’assegnazione delle risorse, per numero di abitanti delle varie comunità etnico-linguistiche, non solo è stato accettato da tutti, ma è l’unico giusto e legittimo che, volendo, poteva essere integrato solo con l’altro criterio della dimensione territoriale.

Non sappiamo perché oggi, alla scadenza dell’approvazione dei progetti, si vuole far saltare tutto, come disse il sindaco di Frascineto con un’espressione biblica: “muoia Sansone con tutti i filistei”.

A meno che, sventolando la bandiera campanilistica, non si vogliono mascherare divisioni esistenti tra i comuni della minoranza arbereshe, tra di loro e con la provincia di Cosenza.

La polemica sui parlanti è del tutto strumentale, pretestuosa e fuorviante, in quanto tesa a snaturare il concetto di minoranza etnico-linguistica e del patrimonio storico, artistico e culturale di cui sono portatrici.

Dovremmo evitare le polemiche artificiose che hanno origine da altre motivazioni – come la distanza notevole che separa i comuni arbereshe, distribuiti in ben tre province, tra di loro non comunicanti – perchè possono provocare effetti negativi e paralizzanti sull’intera operazione di tutela e valorizzazione delle tre minoranze esistenti in Calabria e del loro patrimonio culturale, artistico, religioso, storico e linguistico.

All’assessore Caligiuri, che reputiamo persona di grande equilibrio e responsabilità istituzionale, chiediamo di guidare e condurre i lavori del Co.Re.Mi.L. con pacata e ferma determinazione, nel rispetto delle leggi vigenti, onde evitare di vanificare e deludere le aspettative delle nostre popolazioni.

Saverio Zuccalà

Componente del Comitato Regionale per le Minoranze Linguistiche

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Author: Cristina

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