Cisl-FP Calabria chiede alla politica di intervenire per dare continuità alle funzioni dell’Audit

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La Cisl-FP della Calabria ritiene doveroso intervenire in merito al blocco dei pagamenti dei fondi UE alla Calabria per ristabilire in modo corretto che le responsabilità di tutto ciò non possono ricadere e messe in discussione le professionalità dei funzionari dell’Autorità di Audit interessati dalla scadenza dei contratti è quindi giusto  ripercorrere l’iter e le funzioni svolte da questi bravi e giovani professionisti calabresi che hanno avuto riconoscimenti per quanto fin qui svolto e che, per la scrivente O.S., devono continuare a svolgere.

La scelta della Regione Calabria di dotarsi delle competenze specialistiche cui il QSN fa menzione piuttosto che ricorrere all’esternalizzazione del servizio, è in linea anche con quanto più volte ribadito dalla Commissione europea, in merito all’importanza che le verifiche siano affidate alle strutture interne affinché il controllo entri a far parte del patrimonio culturale dell’Amministrazione ed evitare l’accentuarsi del precariato derivante dall’impiego delle società di assistenza tecnica..

La Giunta regionale con delibera n. 235 ha istituito l’Autorità di Audit (AdA) del POR Calabria FESR 2007-2013 e del POR Calabria FSE 2007-2013, quale struttura di livello dirigenziale generale, posta alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta regionale, posizione che le conferisce un’autonomia istituzionale che si traduce in una chiara indipendenza funzionale nei confronti delle Autorità di Certificazione e Gestione dei POR Calabria FESR e FSE 2007-2013. In attuazione della stessa Delibera è stata indetta, con DDG n. 4358 del 21.04.2008, una “Procedura selettiva per l’individuazione di un numero fino a 34 candidati da assegnare alla struttura dell’Autorità di Audit dei programmi operativi FESR e FSE 2007” rivolta a laureati in discipline economiche e giuridiche con un elevato livello di professionalità in materia di controlli e audit assunti ai sensi dell’art. 36, c. 11, d.lgs. 165/2001 come riformulato dall’art. 79  L. 244/2007 per tutto il periodo di vigenza della programmazione comunitaria 2007/2013.

In alcuni articoli si riporta un presunto “braccio di ferro”  dove  i funzionari rivendicano il loro diritto. E’ doveroso ribadire che l’art. 11 del predetto bando pubblico prevede che: “il rapporto giuridico-economico tra la Regione ed i funzionari risultati vincitori della selezione è regolato con contratto di lavoro individuale subordinato a tempo determinato di tre anni, con previsione di rinnovo all’esito della valutazione positiva dei risultati conseguiti”.

Al riguardo risulta che i funzionari dell’Autorità di Audit siano stati positivamente valutati sia dalla Regione tramite i tre Dirigenti Generali pro tempore che si sono susseguiti, sia a livello nazionale e comunitario. Vale la pena ricordare come  le varie note dei diversi Organismi in merito alla chiusura del POR 2000/2006 hanno evidenziato la necessità di porre in essere nell’immediato atti concreti volti a garantire il prosieguo delle attività di audit attraverso la continuità del rapporto di lavoro dei funzionari dell’AdA, senza disperdere le competenze già formate all’interno dell’AdA.

Questa richiesta è stata ribadita con ulteriori note dalla Commissione Europea, DG Politiche Regionali, dell’1.07.2011, e dalla DG Occupazione, del 22/08/2011, nelle quali si invitava l’Amministrazione Regionale ad attuare azioni concrete volte a garantire il prosieguo dell’attività dell’Autorità di Audit. In mancanza la Commissione sarebbe stata autorizzata, ai sensi dell’art. 92 del Regolamento (Ce) n.1083/2006, ad adottare, senza ulteriori indugi, la decisione definitiva di sospensione dei pagamenti intermedi; nonché ad avviare la procedura di soppressione del contributo del programma operativo. Questa raccomandazione scaturiva dalla preoccupazione, da parte degli Uffici di Bruxelles, di non ripetere i ritardi sui controlli verificatisi nel corso della programmazione 2000-2006 e recuperate dagli stessi funzionari oggi messi in discussione da questa Amministrazione.

Al fine di rafforzare le professionalità, le competenze e le capacità operative delle risorse umane impegnate nelle attività di audit gli uffici regionali hanno attivato, già dalla stipula del contratto, iniziative di formazione permanente di eccellenza in materia di controlli di II livello – audit dei sistemi di gestione e controllo ed audit delle operazioni in collaborazione con il Ministero Economia e Finanza – IGRUE Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l’Unione Europea, (organismo nazionale di coordinamento in materia di controllo) e FORMEZ;

I rilievi che hanno determinato la sospensione della domanda di pagamento da parte della commissione europea derivano principalmente da alcune inefficienze nel sistema di gestione dei fondi rilevate dagli organi comunitari e non dai rilievi fatti dall’Audit. Inoltre, l’imminente scadenza dei contratti del personale dell’AdA non ha e non ha mai avuto alcuna ripercussione sull’attività ispettiva della stessa Autorità, la quale continua a pieno regime e senza ritardi ad effettuare i controlli sulla gestione di entrambi i programmi operativi – PO Calabria FESR 2007-2013 e PO Calabria  FSE 2007-2013. L’Ada è risultata ad oggi l’unica Autorità a raccogliere nelle sedi istituzionali il plauso degli organi comunitari e della Corte di conti europea.

Adesso la politica deve decidere e subito perché sui fondi europei la Calabria non può perdere la scommessa dei POR in quanto comprometterebbe le prospettive di crescita e di sviluppo della nostra regione.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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