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Violenza sessuale aggravata: sono queste le accuse rivolte a un collaboratore scolastico di sessanta anni in provincia di Reggio Calabria.
È successo presso una presso un Istituto Comprensivo Statale, dove (stando a quanto la bambina ha confidato alla madre) il “presunto pedofilo” avrebbe approfittato di lei nello stanzino delle fotocopie. Pare che l’uomo, dopo aver fatto i complimenti per la sue bellezza all’innocente bambina, la abbia baciato e poi si sia dato a toccarle le parti intime. La bambina si era rivolta al tizio per delle fotocopie che le erano state commissionate dall’insegnante. Disavventura che, per vergogna, la piccola non ha raccontato alla sua maestra, ma che ha riferito alla madre, al suo ritorno a casa. Episodio confermato dalla psicologa nominata per accertare i fatti.
L’uomo si trova adesso agli arresti domiciliari come misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi, su richiesta dalla procura della Repubblica.
L’indagato, da ritenersi innocente sino a giudizio definitivo, potrà fornire al giudice ogni elemento difensivo che sarà vagliato e sottoposto a pronta verifica.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagine.
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