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Nelle prime ore della mattina del 30.07.2012, nei comuni di Gioiosa Ionica, Locri e Sant’Ilario dello Ionio, i carabinieri della Compagnia di Locri, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro in carcere e una agli arresti domiciliari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Locri, dott. Caterina Capitò, su richiesta del Sostituto Procuratore dott. Rosanna Sgueglia, nei confronti degli indagati CAPOGRECO DANIELE CL. 90, AGOSTINO ALESSANDRO CL. 85, FEMIA ROCCO CL. 89, PIGNATELLI NICOLA CL. 71 e MUSOLINO ROCCO CL. 75, ritenuti responsabili a vario titolo di violazioni della normativa sugli stupefacenti.
L’indagine denominata “Giardinetti” ha avuto inizio a seguito del rinvenimento di un involucro contenente 20 grammi di cocaina occultato in una fessura della parete di un’abitazione abbandonata nei pressi del municipio di Locri e del giardino comunale, luogo di ritrovo di molti ragazzi in giovane età. L’attività tecnico-investigativa posta in essere dai militari dell’Arma al fine di individuare i responsabili dell’attività di spaccio, permetteva di definire un nitido quadro indiziario relativo alla commissione di specifiche condotte delittuose, da parte degli indagati, che venivano cristallizzate dalle intercettazioni telefoniche e supportate anche da sistemi di radiolocalizzazione satellitare, nonché la testimonianza di alcuni tossicodipendenti, esasperati dalle continue ed insistenti offerte di stupefacente. Emergeva come gli indagati CAPOGRECO e MUSOLINO si rifornissero quasi quotidianamente di stupefacenti dai propri spacciatori “di fiducia”, tra i quali AGOSTINO, FEMIA e PIGNATELLI, per venderla a vari assuntori e ricavarne le dosi.
Dall’attività tecnica emergeva l’abilità del CAPOGRECO di reperire vari tipi di sostanze stupefacenti:
CAPOGRECO: ma tu volevi “nì”? (“nera”, eroina)…
MUSOLINO: eh?…
CAPOGRECO: volevi “nì”? (“nera”, eroina)…
MUSOLINO: non ho capito…
CAPOGRECO: tu volevi “nì”? (“nera”, eroina)…
MUSOLINO: e.. “nì” (“nera”, eroina)?…
CAPOGRECO: e.. tu…
MUSOLINO: no…
CAPOGRECO: per “ja”? (“bianca”, cocaina)……
MUSOLINO: sì…
CAPOGRECO: ah, e vabbò dai…
MUSOLINO: ciao.
CAPOGRECO: ciao.
CAPOGRECO: chi parla?…
AGOSTINO: Alessandro…
CAPOGRECO: chi?…
AGOSTINO: Alessandro…
CAPOGRECO: ohu.. Alessà (Alessandro)…
AGOSTINO: vieni a trovarmi!!!
CAPOGRECO: ah?…
AGOSTINO: passa di qua!!!
CAPOGRECO: che è successo qualcosa?
AGOSTINO: no che è successo … vieni a trovarmi…
CAPOGRECO: aaah!!! … a posto lì?…
AGOSTINO: si! in tutte le maniere, in tutti i modi… (ndr fa intendere di avere ampia varietà di stupefacenti da proporre )
CAPOGRECO: va bene, lascia “fottere”, non gli dire niente! vengo io e basta dai.. eh.. facciamo una cosa, ti porto solo la “nì” …(n.d.r. la nera ovvero l’eroina) e.. lasciamo “fottere” Ci dai.. va bo?… Ohu?…
ACQUIRENTE: come vuoi tu Daniele…
CAPOGRECO: facciamo così dai, ti porto la “nì” …(n.d.r. la nera ovvero l’eroina) e basta Ci .…(incomprensibile)..…
Particolarmente gravi sono risultate le condotte poste in essere da coloro che si trovavano in cura presso il servizio tossicologico di Siderno, i quali dopo aver regolarmente assunto il metadone terapeutico, si recavano presso i propri spacciatori per acquistare dello stupefacente. Quando riuscivano ad accumulare più dosi di metadone finivano per cederlo alle loro vittime in cambio di denaro. Come si evince dalle seguenti intercettazioni:
TOSSICODIPENDENTE: sto morendo…”Da” (ndr Daniele)…sto morendo… ( ndr: soffre di crisi d’astinenza)
DANIELE: e lo so bello mio…io sto…un poco di “Me” (ndr inteso metadone) ti posso dare per ora…
TOSSICODIPENDENTE: e dove sei…non posso venire…
DANIELE:dammi un quarto d’ora…come ti faccio lo squillo…nemmeno…dieci minuti…
TOSSICODIPENDENTE: che quarto d’ora sto …inc…
CAPOGRECO: eh.. adesso.. sono.. sono giù sto andando a prendermi due (ndr spinelli)… qua vicino che me li danno.. sai che ti volevo dire io?.. ma a te ti serviva “met” ? (n.d.r. matadone)…
ACQUIRENTE: si…
CAPOGRECO: e allora io ho ce l’ho che me lo devo vendere.. per forza.. sigillato chiuso.. oggi me lo hanno dato.. tranquillo.. ce li ho tutti nella busta.. te li faccio guardare tutti.. sigillati e chiusi e te lo scegli.. sono proprio chiusi.. li rompi tu per aprirli…. io volevooo.. cioè c’è un’altra persona pure.. se vuoi te lo dico a te ora…
ACQUIRENTE: non lo so dimmi tu…
CAPOGRECO: eh.. “sigarettini” (n.d.r. spinelli) portano due, quindi.. due.. cioè una l’uno.. due ce li abbiamo.. per.. ce li ho per darteli.. se vuoi il “met” (n.d.r. metadone) …(incomprensibile)….. devi dirmi però…
ACQUIRENTE: e a quanto vuoi? (n.d.r. a quanto lo vuoi pagato)…
CAPOGRECO: dipende da quanto vuoi “Ci” (Francesco).. ho pure quelli di quaranta grandi chiusi.. e ho quelli da venti chiusi.. vieni dai vieni.. (incomprensibile)…
ACQUIRENTE: devo venire lì da te?
CAPOGRECO: eh? Vieni, li vedi e decidi se li vuoi … li vedi come sono se sono chiusi e se ti piacciono, vedi quali vuoi e ti dico… però devi venire ora perché poi ho a che fare “Cì”…
Da alcune intercettazioni emergevano inoltre i consigli dispensati da un indagato ad alcuni amici, anch’essi iscritti al S.E.R.T., su come eludere i controlli tossicologici, spiegando dettagliatamente come sostituire in sede di analisi, le urine con del tè, affinché dagli esiti delle stesse non risultasse la positività agli stupefacenti.
A riscontro dell’intera attività d’indagine, nel corso della stessa, venivano effettuati alcuni arresti in flagranza di reato tra cui quello di un giovane che, nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, veniva trovato in possesso di numerose dosi di stupefacente del tipo “cocaina”, tutte singolarmente confezionate e pronte per la vendita nonché un bilancino di precisione.
L’attività si concludeva con l’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere e una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ancora da ricercare resta il PIGNATELLI, latitante dal 13.04.2011 poiché colpito da altre due O.C.C. emesse rispettivamente dal Gip D.D.A. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “circolo formato”, per associazione a delinquere di tipo mafioso e dal GIP presso il Tribunale di Locri per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
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