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Presso la Casa Circondariale di Palmi, è stato proiettato il film “Cesare deve morire”. L’evento, fortemente voluto dalla Provincia di Reggio Calabria, col supporto del Comune di Palmi, rientra nel progetto “Cinema dentro le Mura”, nell’ambito del quale i detenuti di Palmi, Locri e Reggio Calabria, prendendo spunto dal film diretto dai fratelli Taviani, hanno avuto l’opportunità di dibattere a lungo sulla vita all’interno delle carceri, sulle criticità del sistema penitenziario e sulla prospettiva della rieducazione e del reinserimento sociale.
Giovanni Barone, Sindaco di Palmi e Consigliere Provinciale, ha inteso ringraziare con una propria nota il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi “per aver tradotto in azioni concrete un’idea che ci permette di riflettere su una tematica fondamentale per la crescita civile della nostra società. L’attuale condizione dei detenuti non è degna di un autentico Stato di diritto e l’atavico problema del sovraffollamento costituisce solo una delle tante criticità del sistema. Sono convinto che il messaggio trasmesso su scala internazionale dal film Cesare deve morire, possa dare un sussulto d’orgoglio all’intera nazione e rappresentare un tassello simbolicamente importante per risvegliare le coscienze”.
Giuseppe Saletta, Vice Presidente del Consiglio Provinciale ed Assessore al Comune di Palmi, ha espresso “viva soddisfazione per un evento che dobbiamo alla sensibilità del Presidente Antonio Eroi. Aver appreso, peraltro, la notizia della nomination del film al premio Oscar come miglior pellicola straniera, ci riempie d’orgoglio e di ammirazione per chi ha saputo cogliere i più intimi aspetti emozionali dei detenuti, trasponendoli sul grande schermo. Che sia, questa, l’occasione giusta per avviare anche negli Enti locali una profonda riflessione sul sistema penitenziario”.
Alla proiezione hanno partecipato il Direttore della Casa Circondariale di Palmi dott. Pani, i Consiglieri Comunali di Palmi Antonio Papalia e Antonietta Gagliostro, il Cappellano Don Silvio Mesiti e gli attori Salvatore Striano e Maurilio Giaffreda.
“Chi non vive quotidianamente l’esperienza del carcere – ha dichiarato Papalia – può solo intuire le mille contraddizioni del mondo penitenziario. Un microcosmo che coinvolge non solo i detenuti, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria e gli educatori, che vivono una vita da reclusi part-time. Voglio sottolineare l’impegno continuo del Direttore della Casa Circondariale di Palmi dott. Pani, che mi è parso un uomo dalle grandi doti umane e pronto a dialogare costruttivamente tanto con i rappresentanti istituzionali, quanto con i detenuti. È ormai evidente, tuttavia, come vi sia una pressante necessità di ridurre la popolazione carceraria ed, in ogni caso, di creare meccanismi virtuosi che restituiscano dignità ai detenuti, nel rispetto del principio di rieducazione posto imperativamente dalla Costituzione”.
La Consigliera Gagliostro, nel suo intervento, ha sottolineato che “il reinserimento nella società una volta espiata la pena può avvenire solo se è preceduto da una dignitosa vita carceraria. La proiezione del film è stata un’ottima occasione per ascoltare a viva voce le esigenze di chi vive questa esperienza. Ma non deve trattarsi di un’iniziativa fine a se stessa: da qui deve partire un cammino che coinvolga in primis le Istituzioni e che metta al centro dell’attenzione le condizioni dei detenuti e degli Agenti di custodia”.
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