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Cimitero di Lazzaro. Crea (ANCADIC): “Richieste verifiche tecniche e immediati provvedimenti a tutela della pubblica incolumità”.
Cimitero di Lazzaro, criticità
Vincenzo Crea – Referente unico dell’A.N.CA.DI.C e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” sul cimitero di Lazzaro.
“Il cimitero di Lazzaro – scrive – necessita di un urgente accertamento tecnico per verificare la stabilità di alcuni muri perimetrali e loculi funerari comunali. Questi infatti, presentano un forte stato di degrado e dissesto, con distacco di porzioni di cemento dalle pareti, oltre a quelle porzioni già crollate.
Il muro perimetrale del cimitero situato a ridosso della strada comunale via S. Ilario presenta fessurazioni e lesioni sia verticali che orizzontali, con porzioni di cemento pronte a cadere. Anche il muro di sostegno alto circa 5 metri, sito sulla destra del cancello di accesso secondario (lato monte) presenterebbe segni di instabilità e di forte degrado con distacco dello strato superficiale di cemento delle pareti lato sud e lato nord, che ha fatto emergere i ciottoli e il pietrame”.
Possibili interventi
“Di cemento – aggiunge – se ne vede poco e niente e l’intera parete continua a sbriciolarsi. Nell’area sottostante il muro di solito posteggiano dei veicoli.
A mio avviso lo stato dell’arte indica la urgente necessità di rimuovere le parti pericolanti; ed ancora, delimitare l’area chiudendo l’accesso secondario al cimitero. Tale provvedimento non comporterebbe alcun disagio ai visitatori che potrebbero usare l’ingresso principale lato mare. E comunque quando c’è un pericolo bisogna intervenire subito senza esitazioni a tutela della vita delle persone.
Lato monte, il cimitero è sprovvisto di muro perimetrale che è ricavato dalle pareti dei loculi funerari comunali che presentano condizioni strutturali critiche. Ma pure crepe e profonde fessurazioni in prevalenza orizzontali.
Contro tali pareti si appoggia un vasto terrapieno le cui funzioni di sostegno sono demandate alla parete dei loculi; di conseguenza si potrebbe produrre una spinta tale da determinare il crollo delle strutture murarie”.
Tubazione idrica
“Alla base e contro le pareti dei loculi funerari del comune è situata direttamente sul terreno, tra le sterpaglie e rifiuti cimiteriali, la tubazione idrica; dalla quale a seguito di perforazione fuoriesce acqua che si infiltra nella terra e potrebbe portare, se già non l’ha fatto, all’ammaloramento della struttura muraria. Le pareti sono interessate da umidità di risalita capillare dell’acqua che proviene dal terreno. Il tetto dei loculi del comune è mancante di guaina asfaltica giacché degradata e volatizzata dal vento. Il solaio dell’obitorio – aggiunge infine – necessita di essere sistemato in quanto registra notevole distacco dell’intonaco del soffitto e segni di umidità sulle pareti; con probabilità per mancanza di un adeguato strato di impermeabilizzazione”.
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