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Chiusa al traffico la strada a scorrimento veloce Bova – Bova Marina ed è già panico tra amministratori e cittadini del centro aspro montano che vedono lo spettro della debacle di un processo di crescita innescato ormai oltre quindici anni addietro.
A lanciare l’allarme chiedendo l’attenzione delle istituzioni provinciali e regionali e di tutti gli organi preposti è il vice Sindaco di Bova Gianfranco Marino già presente giovedì scorso nel corso di un sopraluogo effettuato da Commissari prefettizi e tecnici del Comune di Bova Marina.
“È con grande rammarico – dice il vice Sindaco in una nota diramata dall’Ufficio stampa dell’Ente – che ci tocca assistere quasi impotenti ad una situazione drammatica che ci vede nostro malgrado protagonisti. Gli eventi calamitosi della scorsa settimana ci consegnano una situazione disastrosa sul piano della viabilità, sia quella interna al nostro Comune, per la quale abbiamo comunque provveduto celermente con i mezzi a nostra disposizione, sia e soprattutto quella di collegamento rapido alla marina, interrotta nel solito e ormai famigerato tratto a ridosso del serbatoio idrico del Comune rivierasco.
Anni di incuria e abbandono, sottovalutazione del rischio e un sempre approssimativo approccio al problema hanno portato alla definitiva interdizione al traffico dell’area in questione con conseguente chiusura dell’importante via di comunicazione, un provvedimento quest’ultimo, certo dovuto alla luce dello stato dei luoghi, che rischia però, in assenza di pronti interventi risolutori, di vanificare anni di sforzi e lavoro, di investimenti e sacrifici portati avanti dal nostro Comune fin dalla metà degli anni novanta, sforzi che hanno portato ad un serio ed ormai unanimemente riconosciuto rilancio del nostro centro in chiave turistica.
Il programma di rilancio – prosegue Marino – ha fino ad oggi prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, anche e soprattutto grazie al nuovo collegamento mare – monti che assicura, o meglio assicurava fino a qualche giorno addietro, di raggiungere i 915 metri del centro storico di Bova in appena 10 minuti, percorrendo una distanza complessiva di soli 9 km a fronte dei 30 min. che servono percorrere i 15 km di tortuosi tornanti che caratterizzano la vecchia e ormai mal messa provinciale.
È facile intuire non solo il disagio e lo stato di sconforto ed allarmismo della popolazione che negli anni si è vista sottrarre anche il presidio medico notturno, ma anche e soprattutto le ovvie ricadute sul settore turistico che saranno tangibili già dalla Primavera ormai alle porte.
Il nostro appello – conclude il vice Sindaco – è rivolto dunque alle istituzioni Regionali e Provinciali nonché a tutti gli organi competenti affinchè si addivenga in tempi brevi alla risoluzione di un problema di vitale importanza non solo per il nostro Comune ma per un’intera Area che vede interessati anche i territori comunali di Africo e Roghudi e l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte che proprio in quest’Area ha investito ingenti risorse umane ed economiche, individuandola tra i maggiori attrattori di crescita dell’intero suo territorio”.
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