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Segue la lettera indirizzata da parte di CGIL FP E CISL FPS Al Presidente del Consiglio Regionale, Al Presidente della Giunta Regionale, Ai Sottosegretari alla Presidenza G.R., Agli Assessori Interni / Esterni G.R., Ai Capigruppo Consiglio Regionale, Agli Onorevoli Consiglieri del Consiglio Regionale Calabria e,p.c. All’ Upi Regionale, Al Presidente della Provincia Reggio C. sulla Proposta di Legge n. 233/9^ ”Modifiche alla L.R. n. 34 del 29.12.2010” :
Ill.mi Presidenti e Consiglieri,
l’art. 13 c.12 della L.R. n. 34 del 29 dicembre 2010 ha esteso la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro per i dipendenti regionali anche al personale trasferito alle provincie ai sensi della L.R. 34/2002.
Risoluzione bloccata in tutte le provincie della Calabria; vedi la provincia di Reggio Cal. che ha disposto la non accettazione delle domande con delibera n.12 del 24.01.2011 ”…. fintanto non si acquisiscono elementi idonei a scongiurare pregiudizio sia per l’Ente che per gli utenti”.
Origine di detto blocco è l’ultimo capoverso del citato art.13 c. 12 che stabilisce “ .... Contestualmente e proporzionalmente, viene ridotta la somma attualmente trasferita dalla Regione alle Province per il pagamento delle mensilità”.
Circostanza che è stata già oggetto di confronto dalla dirigenza regionale ed i rappresentanti delle Province e l’UPI regionale.
A seguito del confronto e per sbloccare l’assurda situazione di stallo è stata presentata dall’On.le Morelli la Proposta di Legge n. 233/9^ che sopprime il predetto ultimo capoverso dell’art.13 c. 12 della L.R. 34 del 29.12.2010.
Queste OO.SS. e l’assemblea del personale, tenuta in data odierna per la provincia di Reggio, sollecitano le SS.LL. a voler approvare la proposta nella prossima seduta dell’Assemblea Regionale per riportare serenità nei dipendenti interessati che già dal mese di Aprile avrebbero dovuto usufruire del prepensionamento per cui si sentono “discriminati” rispetto agli altri destinatari della predetta legge ed ostaggio di interpretazioni burocratiche e politiche.
L’urgenza è anche dettata dai prossimi provvedimenti che il governo nazionale sta per emanare per la stabilizzazione finanziaria e per il contenimento della spesa pubblica e che se emanati prima dell’esodo penalizzerebbero i dipendenti.
Confidando nella rapida conclusione della vicenda con l’approvazione della predetta proposta si inviano distinti saluti.
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