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Il Centro di Iniziativa Locale Certi Diritti Calabria denuncia con forza e determinazione ciò che oggi si è consumato in questo Paese: è stata varata una legge anti omofobia che, di fatto, individua delle eccezioni applicative che consentono a coloro i quali appartengono ad associazioni, in particolar modo cattoliche, agli educatori e in ambito sanitario, di poter continuare le opere di vessazione, ostilità, denigrazione, nei confronti delle persone LGBTI* (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Intersessuali e orientamenti che ancora non conosciamo), restando impuniti.
Confidiamo vivamente in una correzione di rotta in sede di seconda lettura al Senato della Repubblica, prima che diventi Legge effettiva perché il rischio che organizzazioni razziste possano addirittura organizzarsi appositamente e nascondersi dietro il paravento di queste eccezioni è alto e ci preoccupa enormemente. Purtroppo anche in questa nostra terra di Calabria non mancano, anzi abbondano, manifestazioni di omofobia nelle famiglie, nelle scuole, sui posti di lavoro e in generale nei luoghi di vita sociale; alcuni dei quali siamo riusciti a documentare e denunciare agli organi competenti oltre che alla stampa nelle settimane scorse.
Tutto ciò è stato possibile grazie all’accordo tra Scelta Civica e il PD, il classico compromesso a ribasso, che con un emendamento ha praticamente snaturato il senso della legge, poi, in particolare, questo risultato è stato raggiunto con l’aiuto di qualche ex militante che seduto tra quelle poltrone ha preferito alimentare la logica delle larghe intese piuttosto che la coerenza.
Anziché una legge anti-omofobia ci troviamo di fronte ad una legge che garantisce alcune categorie protette nel continuare a fare ciò che hanno sempre fatto: stigmatizzare l’omosessualità, considerandola un comportamento da censurare socialmente e da curare clinicamente; legalizzando, di fatto, queste forme di razzismo.
Tutto ciò è ben lontano da quanto avviene in qualunque altro Paese civile, dimostrando come la sinistra italiana rappresenti l’unico caso al mondo di sinistra catto-conservatrice.
Oggi è stata disegnata una delle pagine nere della storia dei diritti LGBTI*, segnando una profonda ferita in quanti hanno lottato e continuano a lottare, soprattutto per sostenere coloro che sono vittime dell’omofobia o che non ce l’hanno fatta.
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