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Nel corso della mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Bova Marina (RC), proseguendo nelle indagini connesse al sequestro del costruendo centro AISM di contrada Spina Santa di Bova Marina, hanno notificato tre avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nei confronti di altrettanti tecnici e professionisti indiziati in concorso tra loro del delitto di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Le ulteriori indagini che si sono avvalse anche dei dati rilevati dalla documentazione sequestrata dagli stessi Carabinieri presso la Comunità Montana versante jonico meriodinale – capo sud, infatti, l’autorità giudiziaria inquirente, rilevando indizi di reato a carico di tre funzionari, ha emesso apposita informazione di garanzia per l’ipotesi di reato anzidetta.
Ciò che è stato accertato, infatti, è che i tre tecnici (un ingegnere di Melito Porto Salvo, direttore dei lavori, un funzionario del Settore Tecnico della “Comunità montana versante jonico meriodinale – capo sud” -che, si ricorda, rappresenta la stazione appaltante responsabile dell’esecuzione e vigilanza dei lavori- ed un architetto di Bovalino in qualità di collaudatore) avrebbero falsamente attestato la corretta esecuzione dei lavori e rilasciato il conseguente collaudo tecnico-amministrativo relativo all’immobile concesso in comodato d’uso gratuito ad AISM dal comune di Bova Marina perché vi fosse realizzato un centro socio-sanitario dedicato alla riabilitazione delle persone affette da sclerosi multipla.
Gli approfondimenti sulla copiosa documentazione tecnico-amministrativa acquisita sono ancora in corso e non si esclude che dal lavoro investigativo emergano ulteriori responsabilità a carico di altre persone in qualche modo riconducibili all’appalto dei lavori sul centro AISM.
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