Questo post é stato letto 18980 volte!
Riceviamo e pubblichiamo:
Alla luce dell’acceso dibattito scaturito a valle del sondaggio ISPO promosso dal WWF Svizzero, SEI S.p.A. ritiene doveroso esprimere alcuni commenti.
Pur non condividendo la modalità con cui tale sondaggio è stato condotto, il risultato che ne è scaturito è sicuramente positivo per il Progetto, anche in considerazione della tipologia di domande poste, come del resto ha commentato lo stesso autore del sondaggio prof. Mannheimer, che ha definito alto il livello di accettazione rispetto all’iniziativa.
Arrivare a chiedere alla popolazione se pensa che la Centrale di Saline generi un impatto è una contraddizione in termini, con l’unico obiettivo di creare ad arte un modo per sminuire la valenza del Progetto presentato.
Ogni attività umana genera impatti e proprio per questo motivo che per iniziative come quelle del Progetto SEI esiste una procedura rigorosa e certificata quale la Valutazione di Impatto Ambientale, il cui scopo e proprio quello di verificare se tali impatti sono compatibili con ambiente e salute e, nel nostro caso, il Ministero dell’Ambiente ha confermato positivamente tale aspetto.
L’altro elemento emerso é l’assoluta non conoscenza del carbone come fonte energetica sicura e competitiva, dato che era già emerso su base nazionale da una recente indagine della stessa ISPO.
“Usare i sondaggi anziché le procedure di legge previste per le grandi opere” afferma Fabio Bocchiola (Amministratore Delegato SEI) “è un espediente ormai noto, come se l’Italia non fosse più uno stato di diritto ma un paese di opinione. Siamo convinti di aver intrapreso una strada giusta e quanto emerso ci supporta nel proseguire”.
Questo post é stato letto 18980 volte!