Centrale a carbone Saline Joniche, per “FuturoSicuro” il progetto SEI deve partire

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Riceviamo e pubblichiamo:

Il Comitato “FuturoSicuro” ribadisce il proprio Sì convinto alla realizzabilità del Progetto per la Centrale Termoelettrica a carbone di nuova concezione proposto dalla società svizzera SEI.

Lo fa per voce del suo rappresentante Paolo Campolo, il quale esprime il compiacimento del Comitato e di tutti i cittadini che vi hanno aderito spontaneamente da un anno, ovvero da quando il tema “Centrale” è stato finalmente affrontato con il giusto spirito critico di chi vuol davvero informarsi per conoscere. Durante tutto quest’anno trascorso, FuturoSicuro ha attinto informazioni, chiesto spiegazioni, sollevato dubbi e perplessità, ed ogni volta ha trovato puntale ed esauriente risposta da parte dei responsabili della SEI. La più grande soddisfazione è venuta quando la SEI ha aderito alla richiesta di un intervento diretto durante una manifestazione organizzata dal Comitato nello scorso Novembre, quando al Centro Civico di Pellaro davanti a circa 200 persone il responsabile del Progetto Ing. Poggiali ed i  sui collaboratori si sono sottoposti ad una serie infinita di domande con risposta immediata, chiarendo ogni dubbio e perplessità di chiunque sia intervenuto. Adesso che anche il Governo Centrale si è pronunciato favorevolmente, ecco che si assiste ad un vergognoso “ritorno di voce” di taluni soggetti che sono contrari al Progetto non per cognizione o reale oggettività di fatti, ma solo e semplicemente perché la decisione del Consiglio dei Ministri ha praticamente “azzerato” le loro fantasiose teorie, con un verdetto fatto di contenuti tecnici e scientifici, che hanno permesso così di dare un valore altissimo ad un Progetto d’eccellenza. Eppure ci sono soggetti che si permettono di scrivere delle tesi incredibili, soprattutto poi se queste  provengono da personaggi che dicono di non riconoscere validità ad un atto ufficiale del Governo, quando magari i loro Comuni sono Commissariati perché sciolti dal Governo per sospette infiltrazioni mafiose. E’ chiaro che in una terra di confine come la nostra, non è facile capire il limite-confine che c’è tra il bene e il male, tra la legalità è l’illegalità, tra il  morale e l’immorale, tra la persona perbene e non, tutto è confuso, tutto è inverosimilmente vero e falso. Quando non si riconoscono le Autorità che con scrupolo fanno il loro dovere, e con serietà professionale decidono loro malgrado di dover sciogliere un Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, e qualcuno che rappresentava l’espressione  di quel comune non riconosce quel Decreto, figurarsi se lo stesso  possa riconoscere la legittimità di un Decreto Governativo come quello emesso sulla Centrale a carbone di Saline. In qualsiasi altra parte del mondo un cittadino simile farebbe autocritica, direbbe dove ho sbagliato, parlerebbe con la dovuta serietà di una vicenda talmente grave che metterebbe chiunque nella condizione almeno di tacere.  Addirittura accusa il nostro  Governatore, di cambio di casacca, ricordandogli quello che in passato era stato ed aveva detto. Lui parla di etica, di morale, di voltagabbana, di coerenza. Allora, o siamo matti, oppure c’è qualcosa che veramente non va! Se un cittadino  parla di tutto ciò che gli viene imputato nello  scioglimento del suo Comune di appartenenza  con una disinvoltura e con un piglio morale da lasciare senza parole,  allora davvero siamo fuori da ogni logica. Cosa avrebbe detto il Governatore che non accontenta questo cittadino? Da persona intelligente e seria qual’è sempre stato,  Scopelliti ha semplicemente dichiarato che lui era in linea di principio contrario, perché per quel  territorio magari pensava  vi  fosse la possibilità di fare altro, ma che alla luce di quanto oggi emerge se i territori interessati glielo chiederanno lui avrà il dovere di ascoltarli, perché giustamente una risposta così importante non può essere di solo risvolto politico. Una risposta ed una presa di posizione di grande equilibro e saggezza, sia politica che sociale, da parte del nostro Governatore, che a qualcuno non sembra essere piaciuta troppo. E allora si “ fa rumore “  ma solo per restare e galla e non tornare nell’anonimato. Il progetto della Centrale è una realtà certa, concreta e tangibile. Chi sta parlandone contro lo fa solo per demagogia e per partito preso, senza alcun dato di fatto e riscontri oggettivi di nessuna natura, né tecnica né scientifica. Ed anche i tanto auto-sbandierati ambientalisti, dal Summit di Rio-20, dove sono state totalmente disattese le richieste dei verdi, che hanno apertamente parlato di “Fallimento del Convegno di Rio-20”, non hanno più nessun argomento reale cui appigliarsi per sostenere le loro tesi disfattiste. Adesso è giunta l’ora di sedersi davvero attorno ad un tavolo, Istituzioni e Popolazione, per iniziare a capire cosa può significare davvero per la Provincia ed il basso Jonio reggino quest’opportunità unica, che può davvero segnare il rilancio economico e sociale di un territorio che sembrava ormai  rassegnato all’abbandono  totale.

Paolo Campolo

 “FuturoSicuro”

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Author: Cristina

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